Si tratta di un patrimonio librario e cartaceo di grande valore, una sorta di memoria storica indispensabile per chi vorrà documentarsi sul territorio del sud Milano negli anni a venire.

C’erano tutti, o quasi tutti. Tutti quelli che questa storia negli ultimi cinquant’anni l’hanno vissuta e in molti casi anche fatta. Con la loro presenza, la loro attività, il loro impegno nella politica, nell’amministrazione, nella cultura, nel volontariato, nelle associazioni.

La Biblioteca di Peschiera, da oggi, già bellissima dopo la messa a nuovo, è veramente molto, molto più ricca.

Nel corso della serata il professor Leondi ha più volte ribadito che tra i 40-50 volumi da lui scritti e realizzati, quello che più gli sta a cuore è “Le cascine di Peschiera Borromeo – Cronache e immagini”. Per me, che nella mia pur breve avventura di editore, ho avuto occasione di pubblicarlo, è stato molto bello avere questo riconoscimento. In effetti, ricordo quei mesi: l’attenzione che ponemmo alla realizzazione di quel volume, la cura del dettaglio, la scelta delle immagini. E ricordo come Sergio fosse sempre presente e come ci teneva a che una determinata immagine fosse in quella posizione e non in altra, come lo sviluppo delle pagine dovesse essere armonioso, pulito. Ecco, questo è un altro aspetto che va detto e che spiega il successo dei libri del professor Sergio Leondi: non solo la loro scrittura e tutto l’enorme lavoro di documentazione e di studio che sta dietro a ogni libro, ma il prodigarsi in prima persona per la loro realizzazione, la partecipazione continua e attiva in ogni sua fase. Grazie Sergio!

Tiziano Cornegliani