Big Bang in Forza Italia, Luca Squeri sollevato dall’incarico di Coordinatore Provinciale del partito

Luca Squeri: «Ci vogliono mettere in un angolo, ma saremo più attivi di prima. Mariastella Gelmini, serenità renziana»

Luca Squeri e Mariastella Gelmini

Luca Squeri e Mariastella Gelmini

La coordinatrice regionale di forza Italia Mariastella Gelmini “tromba” il suo più acerrimo oppositore interno.  Che i due non si potessero vedere era cosa ormai risaputa, ma che la situazione precipitasse così velocemente con il beneplacito del Cavaliere, in pochi lo avevano previsto.
La corrente Gelminiana quella che fa riferimento a Mariastella Gelmini, e la corrente "mantovaniana", che fa invece capo al suo predecessore, Mario Mantovani di cui fa parte appunto l’Onorevole Luca Squeri, hanno combattuto una guerra di trincea in questi anni, sempre in contrapposizione. Luca Squeri, Mario Mantovani, Sante Zuffada e Daniela Santanché dopo aver a fondato la corrente “Noi - Repubblicani Popolo sovrano” con la quale si palesava la contrarietà a cedere alla sirene renziane, hanno accelerato la loro azione politica interna, affinché Forza Italia aprisse una nuova stagione politica prendendo le distanze da un possibile inciucio con il Partito Democratico. La risposta di Mariastella Gelmini non si è fatta attendere e senza condividere la decisione con Luca Squeri, il 23 dicembre 2017, ha nominato 6 responsabili d’area in provincia di Milano per coordinare meglio zone con particolari problematiche, in pratica ricalcando le aree omogenee della Prefettura. Questa decisione ha mandato su tutte le furie Luca Squeri che presa carta e penna ha scritto a Mariastella Gelmini, ma anche a Silvio Berlusconi, a tutti gli onorevoli e i senatori milanesi e anche ai consiglieri regionali del collegio. Nella lettera Luca Squeri ha accusato la Gelmini di non aver operato correttamente. «Questo – ha scritto Squeri - è "l'ennesimo atto con il quale consideri il mio ruolo di Coordinatore provinciale un fastidio e le competenze che ho, stabilite dallo Statuto, prerogative da aggirare (...) Lo so bene, fosse per te non sarei il Coordinatore provinciale. Più volte, senz'altro trattandosi di seminatori di zizzanie la cui attendibilità è pari a zero, mi sono sentito dire, l'ultima pochi giorni fa, delle richieste fatte per destituirmi dall'incarico. Orbene, arriviamo al dunque: la mia colpa, come spesso mi dici, è di essere "un fedelissimo di Mantovani"? Sì, lo ammetto, sono un fedelissimo di Mantovani. Mi duole, dunque, dover ritenere l'istituzione da te annunciata di un comitato provinciale, ancorché senza la mia condivisione, una forzatura divisiva».
Il 16 gennaio, Mariastella Gelmini ottiene  la testa di Luca Squeri. «Con lettera a firma del responsabile nazionale dell’Organizzazione di Forza Italia – fa sapere Luca Squeri -, mi è stato comunicato, su proposta della Gelmini, di essere stato sostituito da Commissario Provinciale il cui incarico va a Graziano Musella; nel contempo mi si nomina Responsabile del Dipartimento Nazionale del Commercio. Nell’augurare a Musella un buon lavoro, ho ringraziato per la nuova nomina che intendo, però, non accettare dal momento che preferisco continuare a occuparmi delle tematiche del commercio nell’ambito della Confcommercio, senza sovrapposizioni di ruoli tra la mia rappresentanza nel mondo delle imprese e l’attività politica.  Lascio l'incarico di Coordinatore Provinciale sicuro di aver lavorato questi anni  con passione, impegno e senso di responsabilità verso il Presidente Berlusconi, verso Forza Italia e verso ciascuno di Voi».
In un intervista sul Corriere della Sera Luca Squeri chiarisce la sua posizione: «Personalmente mi dispiace che il Presidente Berlusconi questa volta abbia ceduto alle petulanti e reiterate richieste della Gelmini, evidentemente avversa a chi non sottostà passivamente alle sue imposizioni e ossessionata da chi ha un forte legame in Forza Italia con tanti elettori, attivisti e amministratori. Mi viene da sorridere al pensiero che possa sentirsi più serena nell’aver raggiunto il risultato da tanto tempo agognato quando il contesto politico che viviamo ci mette a confronto con chi è alla guida della più potente democrazia al mondo, Donald Trump, per la cui elezione ho esultato e che mette in discussione la Nato, plaude all’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea a trazione tedesca, intende introdurre dazi doganali alle imprese che delocalizzano e preannuncia l'espulsione di 3 milioni di clandestini. Temo per lei che la sua serenità sia “renziana”. Tornando alla vicenda oggetto della lettera, al primo amico che mi manifestava la sua solidarietà definendo “vergognoso” quanto accaduto, rispondevo che “più che vergognoso è una ulteriore conferma della difficoltà di chi ci vorrebbe mettere nell’angolo e sarà – conclude l’Onorevole di Forza Italia  -costretta invece a vederci più attivi di prima».
Giulio Carnevale