«Intitoliamo la sala del Consiglio metropolitano a Novella Sansoni», esponente del PCI, presidente della Provincia di Milano 1983-1985
La proposta è stata avanzata da Diana De Marchi (PD), Consigliera delegata al Lavoro e Politiche sociali, per valorizzare la figura dell’ex presidente della Provincia di Milano, in occasione dell’8 marzo: “Ricordiamo chi ha combattuto per aprire la strada alla libertà delle donne di oggi”
«Intitoliamo la sala del Consiglio metropolitano a Novella Sansoni». La proposta è arrivata, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, da Diana Marchi, Consigliera delegata al Lavoro e Politiche sociali della Città metropolitana di Milano e ha subito accolto il favore dell’Amministrazione metropolitana. Un’occasione simbolica, quella dell’8 marzo, per celebrare e ricordare l’ex presidente della Provincia di Milano (oggi Città metropolitana) con un gesto molto sentito, che ne ricordi l’impegno e l’operato. «A fianco di numerose azioni concrete che stiamo portando avanti - afferma la consigliera – credo che sia importante mantenere vivo il ricordo di quelle donne che hanno combattuto per aprire la strada della libertà alle donne di oggi, migliorando, con la propria azione e il proprio impegno, il mondo in cui viviamo. Parliamo di queste donne del passato per favorire lo stesso coraggio e la stessa dedizione nelle donne di oggi, affinché continuino ad essere protagoniste fattive del cambiamento e dell’affermazione dei principi della parità di genere. Una valorizzazione di figure chiave del nostro territorio e della nostra area metropolitana che passa attraverso l’intitolazione dei luoghi a queste donne così importanti. Una di loro è l’ex presidente della provincia di Milano, Novella Sansoni. Un gesto di gratitudine ma anche di attenzione a quel cambiamento culturale che donne come lei hanno innescato, stimolando una riflessione su come noi possiamo portare avanti quel lavoro e quell’impegno nell’azione di tutti i giorni, donne e uomini insieme. Solo così la parità si può davvero raggiungere nella sua completezza, attraverso la consapevolezza del valore delle donne e della loro libertà di poter scegliere».