Parco Agricolo Sud Milano, scoppia la bagarre sull’agenda dei lavori, Pd e M5S si oppongono al cambio di governance

Attualmente, il direttore dell’ente è nominato dalla Città metropolitana, dunque dal sindaco metropolitano Giuseppe Sala. In futuro se venisse approvato il progetto di legge, invece, il direttore del Parco Sud sarebbe nominato dalla Regione

Cdx Vs Csx, chi la spuntera sul Parco Agricolo Sud Milano?

Cdx Vs Csx, chi la spuntera sul Parco Agricolo Sud Milano? Da sinistra in alto, Carlo Borghetti(PD), Matteo Piloni (Pd), Nicola di Marco (M5S). In basso, Riccardo De Corato (FdI), Franco Lucente (FdI) primo firmatario del Progetto di Legge, Gianluca Comazzi Capogruppo regionale e comunale di Forza Italia.

La calendarizzazione  serrata dei lavori del Consiglio regionale per arrivare all’approvazione del Progetto di legge 218 non va giù alla sinistra, che compatta con Città Metropolitana e Comune di Milano si oppone al cambiamento della governance del Parco Agricolo Sud Milano. «Un blitz e una forzatura dei tempi assolutamente inopportuna, per esautorare e scippare a Città metropolitana e a ben 61 comuni milanesi la gestione di uno dei parchi più importanti della Lombardia, un vero e proprio polmone verde che abbraccia Milano da est a ovest per un totale di quasi due milioni di abitanti. E non è la prima volta che la destra che governa la Regione ci prova». È questo il commento di Carlo Borghetti, vicepresidente del Consiglio regionale e componente della commissione Ambiente, e Matteo Piloni, capodelegazione dem in commissione Agricoltura e Parchi, in merito alla decisione di modificare la programmazione dei lavori e calendarizzare già per domani, in commissione Agricoltura, il progetto di legge sulle modifiche alla governance del Parco Agricolo Sud Milano.

«Si tratta di fatto di un'entrata a gamba tesa nella gestione di un parco voluto e gestito dai comuni insieme a Città metropolitana. Una ingerenza inaccettabile – tuonano Borghetti e Piloni -. Inoltre, se la proposta del centrodestra dovesse essere approvata – sottolineano i due esponenti del Pd - aumenterebbero i costi a carico di tutti i comuni coinvolti, quale che sia la loro parte politica. I sindaci e le amministrazioni locali, anche quelle del centrodestra, lo sanno?». E qui i due Consiglieri regionali democratici paventano il pericolo di «progetti in contrasto con le finalità istitutive di sviluppo sostenibile di cui l'attuale gestione del Parco è garante». Il consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, Nicola Di Marco, ipotizza che l’accelerazione improvvisa sia dovuta alla volontà di chiudere velocemente la partita prima che i territori insorgano: «Associazioni e cittadini del Sud Milano stanno infatti creando un fronte comune contro questo progetto di legge che farebbe passare la gestione del parco da Città Metropolitana a Regione. Vogliono quindi arrivare subito a una conclusione, per timore che il territorio possa andare avanti con le proteste. Chiederemo che vengano ascoltate in commissione tutte le associazioni, comitati e sindaci del Territorio. Il Parco Sud è infatti un polmone verde attivo, nella sua enorme estensione (circa 47.000 ettari) coinvolge 60 comuni e al suo interno vengono garantite le attività agricole. Non possiamo non ascoltare le realtà che dentro al Parco Sud Milano lavorano quotidianamente».

Non tardano ad arrivare le repliche del centrodestra, in particolare di Fratelli d’Italia promotrice di questa legge: «Il consigliere del Movimento 5 Stelle Nicola Di Marco si lamenta perché in Regione Lombardia svolgiamo il nostro lavoro troppo rapidamente! Leggo in una sua nota stampa che si è risentito perché è stato convocato l'ufficio di presidenza per calendarizzare la presentazione in commissione del mio progetto di legge sulle modifiche alla governance del Parco Agricolo Sud Milano: a detta sua abbiamo fatto troppo in fretta. Mi spiace che i tempi di lavoro del centrodestra siano troppo sostenuti per il collega grillino, ma la Lombardia è nota per essere abitata da persone che lavorano bene e rapidamente e noi come amministratori cerchiamo di fare il possibile per essere all’altezza dei nostri concittadini. Quindi sì, confermo che l’iter del Pdl, che io stesso ho scritto e presentato in Regione, sta marciando a buon ritmo. Fino ad oggi l’area è stata nelle mani di Città Metropolitana, che non è intervenuta adeguatamente. I risultati di questo lavoro superficiale sono evidenti e per questo vogliamo cambiare la Governance» ha dichiarato Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia. Interviene anche Riccardo De Corato: «Oggi il Pd si erge a paladino contro la sburocratizzazione, e parla di colpo di mano in merito al  progetto di legge delle modifiche alla governance del Parco Agricolo Sud Milano, pensando che dietro alla presunta esautorazione dei sindaci si celino altri interessi. Il leitmotiv che per avere il PNNR bisogna iniziare a sburocratizzare vale solo a Roma, in Lombardia, invece, bisogna sempre fare dietrologia», afferma l’assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, in merito alle dichiarazioni del vice presidente del consiglio regionale del PD Borghetti e del consigliere PD Piloni. «Mi chiedo perché non si siano mai indignati per le edificazioni abusive delle famiglie nomadi dentro il Parco agricolo Sud come le oltre 20 villette con piscina  a Cusago, il campo di Via Martirano o via Vaiano Valle. Aree, all’interno del parco, violentate da rifiuti e da costruzioni abusive», conclude De Corato. «La riforma prospettata toglierebbe al direttivo del Parco Agricolo Sud Milano qualsiasi autonomia, subordinandone la gestione internamente alla Regione. Un esproprio decisionale ai danni dei 60 Comuni aderenti, il cui peso diventerebbe irrilevante, senza alcuna condivisione con Città Metropolitana, con gli agricoltori, con le associazioni ambientaliste. Tale visione regione-centrica limiterebbe le necessarie attività di autonomia delle realtà componenti il Parco Agricolo Sud Milano», recita l’Odg del Gruppo consiliare del Pd al Comune di Milano. Opposto il parere del capogruppo di Forza Italia in Regione Gianluca Comazzi «Con la nuova legge i Comuni saranno protagonisti e la Regione aumenterà gli investimenti, tagliando la burocrazia che oggi, per colpa del Pd, ha impedito lo sviluppo del Parco».

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Immagine pubblicata dall'Assessore De Corato Insediamento abusivo nomadi a Vaiano Valle nel Parco Agricolo Sud Milano

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Immagine pubblicata dall'Assessore De Corato Villete abusive nel Parco Agricolo Sud Milano