Paullese, nulla di fatto, si allungano i tempi per la desemaforizzazione degli incroci di San Donato Milanese

Quello che doveva essere un summit sui problemi della Paullese si è rivelato tutt’altro: «Sud Est, Cenerentola di Città Metropolitana»

Il tavolo del 27 febbraio 2019, nella sede della Provincia di Cremona

Il tavolo del 27 febbraio 2019, nella sede della Provincia di Cremona

Cremona 27 febbraio 2019 - Nell’incontro svolto nella sede della Provincia di Cremona si è tenuta una Seduta congiunta tra consiglio provinciale di Cremona e commissione affari generali della Città Metropolitana per fare il punto sullo stato avanzamento dei lavori della Paullese, e tra Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano e Provincia di Cremona sulle opere di riqualificazione della SP 415 Paullese con particolare attenzione alle tempistiche di realizzazione del lotto 2 e del ponte di Spino d’Adda.  
Erano presenti l'assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, il presidente della Provincia di Cremona, Davide Viola, e il vicesindaco della Città Metropolitana di Milano, Arianna Censi oltre ad alcuni consiglieri, fra cui Vera Cocucci, Vito Bellomo e Il Presidente della Commissione affari generali, Antonio Di Lauro che abbiamo avuto modo di sentire finito l'incontro istituzionale.
 «È un fatto positivo – ha commentato la consigliera Vera Cocucci, - quando più Enti si trovano per confrontarsi sui problemi tecnici e burocratici di un opera importante come quella del lotto 2 della Paullese. Ma purtroppo tutto questo è molto lontano dalla Commissione sui problemi della Paullese che ci aveva promesso il sindaco Giuseppe Sala. Se promette una Commissione sulla Paullese io mi aspetto che vengano affrontati tutti gli aspetti. Abbiamo raccolto le segnalazioni di cittadini e comitati e volevamo condividerle in modo collaborativo per risolvere i problemi degli utenti di questa importante strada. Non ce ne è stata data facoltà. I tecnici ci hanno anche comunicato che siamo molto lontani ancora all’avvio dei lavori per la desemaforizzazione dei due incroci di San Donato Milanese. L’opera non è ancora finanziata, mancano tutte le autorizzazioni,  fra cui quella paesaggistica, mancano i vincoli legati agli espropri. Infatti nel bando relativo al quel tratto di Paullese è facoltà di Città Metropolitana dare il via all’iter entro tre anni e non contestualmente all'avvio dei cantieri del lotto 2. Nessuna nuova anche per il prolungamento della Linea 3 fino a Paullo. Rimane un desiderio che ogni giorno perde di consistenza. Il Sud Est – conclude Vera Cocuccci - è la Cenerentola di Città Metropolitana». Per il consigliere Vito Bellomo questo è il classico metodo del vicesindaco di Città Metropolitana  Arianna Censi per insabbiare tutte le problematiche di cui non viene a capo: «Rileviamo anche – tuona l’ex sindaco di Melegnano – l’ennesima assenza del sindaco di Città Metropolitana Giuseppe Sala. Dimostra ancora, se mai ce ne fosse stato bisogno, che dell’Area metropolitana a lui non interessa nulla. Basti pensare a come ha calato sulla testa di tutti i  cittadini della grande Milano, i divieti imposti dall’Area B, senza assolutamente confrontarsi con i comuni dell’hinterland.  Ha spostato l’ubicazione di questa riunione a Cremona – conclude Bellomo - per evitare polemiche con gli amministratori dei comuni milanesi. Stanchi dell’immobilismo di questo Ente». Gli fa eco il consigliere  Antonio Di Lauro: «Il Sindaco Sala scarica i problemi di Milano sull’hinterland.  Il problema vero che parliamo di raddoppio della Paullese dal 1994, mi sembra che dopo 25 anni i cittadini abbiano aspettato già abbastanza».
«Abbiamo stanziato 18 milioni di euro per il potenziamento della Paullese relativamente al tratto che comprende la realizzazione del nuovo ponte sull'Adda, a testimonianza di quanto per noi quest'opera sia strategica - ha ribadito l'assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi -. L'impegno da parte nostra non è mai venuto meno anche nelle fasi successive al finanziamento. Abbiamo sempre fatto il possibile per contribuire a sbrogliare una matassa resa complicata da diversi aspetti procedurali. Grazie al lavoro di collaborazione istituzionale messo in campo in questi mesi - ha concluso Terzi - stanno venendo meno una serie di ostacoli che avevano rallentato l'iter. La Regione ha fatto e continuerà a fare la sua parte, anche in ordine a un'eventuale revisione dei costi».

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1 commenti

epicuro :
Si continuano ad avere conferme di come i piddini al governo di Milano sono i soliti profeti possessori dell'unica verità, che fanno quello che vogliono fregandosene delle esigenze del popolo, delle richieste e delle proteste da parte dello stesso. Sono arroganti e ci sarebbero altri termini più esplicativi impronunciabili, spero solo che quanto prima questi servi dell'elitè vadano a casa e voglio vedere chi vince alle prossime elezioni se saprà fare di meglio o .... peggio. | lunedì 11 marzo 2019 12:00 Rispondi