Silvestri: «Il PdL 106 rischia di peggiorare la gestione del Parco Agricolo Sud»; Lucente:«Il percorso è ancora lungo, pronti al dialogo»

Le ragioni dell’Osservatorio per il Consumo di Suolo del Sud Est Milano sulla riforma della governance del Parco Agricolo Sud Milano sono state esposte all'VIII commissione del Consiglio regionale

Franco Lucente alla presentazione del Progetto di Legge al Pirellone

Franco Lucente alla presentazione del Progetto di Legge al Pirellone

Milano, 4 febbraio 2021. L’Osservatorio per il Consumo di Suolo che si cura della tutela del suolo e del paesaggio nella zona omogenea Sud Est Milano è stato udito all'VIII commissione del Consiglio regionale della Lombardia. Dei quindici comuni della zona, ben tredici sono inseriti nel Parco Agricolo Sud Milano. Il Progetto di Legge 106, per una riforma dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano sostenuto dal consigliere regionale Franco Lucente suscita forte interesse fra le associazioni ambientaliste. «La proposta di nominare un nuovo ente parco che abbia completa autonomia finanziaria e funzionale – scrive in una nota stampa Roberto Silvestri portavoce del sodalizio tra le strutture locali d'Italia Nostra, Legambiente, WWF, Slow Food, DESR, Libera, Amici di Carlotta, Comitato Tilt Vizzolo, Greensando, Comitato Stop alla logistica Sordio-San Zenone, Vivai ProNatura e Associazione per il Parco Sud Milano -, potrebbe essere utile per superare gli odierni limiti nella tutela e nello sviluppo del territorio, originati dalle debolezze strutturali di Città Metropolitana. Non riteniamo però che la forma consortile sia la giusta soluzione per un rilancio. Si rischia di modificare l’approccio unitario sul territorio fin qui avuto dal Parco e rendere più difficile una sua gestione organica. Siamo quindi convinti che Città Metropolitana debba mantenere un forte potere d'indirizzo, tale da garantire il governo del suo territorio, compreso quello agricolo, come previsto dallo Statuto dell’ente, approvato anche dalla Regione Lombardia. Con queste considerazioni – esposte oggi in Regione - riteniamo che la proposta di governance prevista dal Progetto di Legge 106 rischi di peggiorare la gestione del Parco. Siamo decisamente contrari alla proposta di modifica del Consiglio Direttivo che comporterebbe l’uscita dei rappresentanti delle organizzazioni degli agricoltori e delle associazioni ambientaliste, che sempre hanno avuto un ruolo utile e costruttivo all’interno del Consiglio stesso. Siamo decisamente contrari a quanto proposto all’Articolo 174 ter, di cui chiediamo l’abrogazione. Crediamo che a distanza di anni sia opportuno rivedere il Piano Territoriale di Coordinamento, nel rispetto delle finalità per cui il parco fu istituito. L’Ente Parco deve essere però libero di decidere in piena autonomia se e quando modificarlo. Riteniamo che sia lesivo della discrezionalità e del potere degli organi direttivi ordinare tramite legge che la revisione venga fatta».
«Il percorso che trasformerà in Legge regionale questo progetto è ancora lungo – spiega il Capogruppo di Fratelli d’Italia Franco Lucente -, non abbiamo nessuna preclusione. Stiamo ascoltando tutti, e recepiremo le istanze necessarie a migliorare questo Progetto. Tutti i portatori d'interesse stanno esponendo le loro tesi, e non avendo nessuna preclusione, faremo del nostro meglio per cambiare una governance che così come hanno riconosciuto tutti, anche le associazioni rappresentate da Silvestri, proprio non funziona»