«La maggioranza scricchiola»: le dimissioni di Melpignano e Mazzola accendono il dibattito politico a Paullo, cosa sta succedendo?
L'amministrazione a trazione Pd non piace per i il metodo e il merito, il sindaco Gianolli non si smarca, così si apre una crisi politica che rischia di costare cara ai cittadini
La situazione politica a Paullo si fa sempre più incandescente dopo le dimissioni di due consigliere comunali di maggioranza, Erika Maria Melpignano e Simonetta Mazzola, entrambe giustificate ufficialmente da “motivi personali”. Tuttavia, pe ri più informati, dietro a queste dimissioni si celerebbero furiose discussioni interne e visioni divergenti all’interno della coalizione che sostiene il sindaco Luigi Gianolli. Le critiche si sono intensificate durante le ultime settimane, culminando in dichiarazioni forti rilasciate dagli esponenti delle minoranze, e pubblicate su Il Cittadino di oggi, che non risparmiano accuse alla gestione autoritaria dell’attuale amministrazione.
Massimo Gatti: «La giunta Gianolli è ostaggio del Pd»
Massimo Gatti, figura di spicco dell’opposizione, non usa mezzi termini per descrivere la situazione: «Queste dimissioni sono il risultato dell’arroganza politica del Partito Democratico, che continua a imporre le proprie logiche senza considerare il bene della città. La giunta Gianolli è palesemente ostaggio del PD, che utilizza il consiglio comunale come una passerella per le sue strategie di potere». Gatti ha inoltre sottolineato come questa situazione stia creando un clima di tensione e instabilità, minando la fiducia dei cittadini nell’amministrazione.
Roberta Castelli: «La maggioranza scricchiola»
La consigliera di opposizione Roberta Castelli è stata ancora più diretta,: «La maggioranza scricchiola e non lo dico solo io, ma anche chi siede tra i banchi della giunta. Le dimissioni di Melpignano e Mazzola sono un chiaro segnale che all’interno della maggioranza ci sono visioni divergenti che il sindaco non riesce a ricomporre. La narrazione ufficiale dei ‘motivi personali’ non regge di fronte all’evidenza: ci sono discussioni furiose e profonde fratture». Castelli ha poi aggiunto che l’amministrazione Gianolli dovrebbe cambiare approccio, aprendosi al dialogo e alla collaborazione con tutte le forze politiche, per il bene della comunità.
Simone Liberati: «Si ignorano i problemi reali della città»
Anche Simone Liberati ha espresso dure critiche verso la gestione amministrativa: «Questa maggioranza continua a ignorare i problemi reali di Paullo, concentrandosi su diatribe interne e giochi di potere. Le dimissioni di due consigliere in così poco tempo non sono una coincidenza, ma il risultato di un’amministrazione che non ascolta nemmeno i suoi stessi membri. È inaccettabile che questioni fondamentali per i cittadini, come la trasparenza nella gestione delle partecipate, vengano trattate con superficialità».
Giancarlo Broglia: «Gianolli deve essere il sindaco di tutti»
Giancarlo Broglia ha invece rivolto un appello diretto al sindaco: «Gianolli deve capire che è stato eletto per rappresentare tutta la comunità, non solo il Partito Democratico. Le dimissioni delle due consigliere sono l’ultimo campanello d’allarme di una situazione che rischia di precipitare. Serve un cambio di passo immediato, perché Paullo non può permettersi di essere governata da una maggioranza che non riesce nemmeno a tenere insieme i propri pezzi».
Durante i recenti consigli comunali, l’opposizione ha denunciato atteggiamenti autoritari da parte della maggioranza. Un episodio emblematico è stato il “fuori onda” registrato lo scorso 30 ottobre, quando alcuni membri della maggioranza hanno espresso parole di frustrazione nei confronti dei consiglieri di opposizione. Questo incidente, riportato da 7giorni, è stato definito «un segnale preoccupante del clima politico di Paullo».
A peggiorare il quadro, la decisione dell’opposizione di rifiutare un ruolo nella Consulta del Commercio è stata un atto di protesta contro la mancata collaborazione della giunta. «Non possiamo accettare un dialogo solo di facciata, senza che le nostre proposte vengano seriamente considerate», hanno dichiarato i consiglieri di minoranza.
Una maggioranza sotto pressione
Le dimissioni di Erika Maria Melpignano e Simonetta Mazzola, ufficialmente motivate da ragioni personali, sono quindi al centro di un acceso dibattito politico che mette in discussione la tenuta della maggioranza. L’opposizione continua a denunciare una gestione autoritaria e poco trasparente, mentre sempre più voci parlano di tensioni interne e divergenze difficili da sanare. La giunta Gianolli, già sotto accusa per la gestione della partecipata comunale SPM e per il clima teso nei consigli comunali, si trova ora a dover fronteggiare un ulteriore ostacolo che potrebbe compromettere la sua stabilità.