Peschiera, intitolato a “Norma Cossetto” il nuovo auditorium della biblioteca comunale, nell’80esimo anniversario del suo martirio

La Mozione è stata approvata con i voti della maggioranza di centrodestra, respinto emendamento del PD e incomprensione su un contro emendamento fra i gruppi consiliari. Canino (FdI): «Con questa mozione abbiamo valorizzato la figura e la memoria di Norma Cossetto»

Claudia Bianchi (PD) mentre spiega all'assemblea il contenuto dell'emendamento

Claudia Bianchi (PD) mentre spiega all'assemblea il contenuto dell'emendamento

Peschiera Borromeo 19 giugno 2023. Approvata in Consiglio comunale la Mozione della maggioranza di centrodestra per l’intitolazione dell’auditorium comunale a Norma Cossetto, Medaglia d’oro al merito civile della Repubblica Italiana.
Le lettere di: Piero Tarticchio pittore, scrittore, giornalista, nato nel 1936 a Gallesano - Pola, in Istria, Presidente del Centro di Cultura Giuliano Dalmata, autore del monumento ai Martiri delle Foibe che il Comune di Milano ospita in Piazza della repubblica, ha avuto sette familiari infoibati fra cui il padre; Francesco Fabris esule di Umago in Istria cittadino di Peschiera Borromeo; Silvano Olmi Presidente del Comitato 10 Febbraio associazione di promozione sociale con lo scopo di difendere e diffondere la cultura italiana delle terre giuliane e dalmate e mantenere vivo il ricordo delle tragedie che hanno coinvolto le loro popolazioni nel Novecento, erano la documentazione a corredo della Mozione presentata dalla maggioranza il 9 maggio 2023 a norma del nuovo regolamento sulle intitolazioni.

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Nel 2023 cade l’ottantesimo anniversario del Martirio della giovane studentessa istriana.
«Vengo ora a spiegare perché abbiamo pensato di legare la figura di Norma Cossetto all’auditorium della nostra bellissima biblioteca – ha spiegato in aula il capogruppo di Fratelli d’italia Andrea Nuvoli - È il 1943, Norma è una studentessa brillante iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Padova. I suoi contemporanei la ricordano come una giovane ragazza dedita allo sport, molto portata per gli studi e le lingue straniere. Parla bene il francese e il tedesco. Si dedica anche allo studio del pianoforte, ama il canto e la pittura. Il suo sogno è quello di diventare un’educatrice, e già dal 1941 intraprende un percorso di supplenza in alcuni istituti percorrendo la strada verso questo suo desiderio. Il suo amore per la cultura la porta in quel lontano 1943 a inforcare una bicicletta esplorando i comuni dell’Istria alla ricerca di fonti e documenti per la sua tesi, intitolata Istria Rossa, dedicata allo studio del territorio istriano ricco di bauxite.  In quello stesso anno però, Norma verrà catturata e torturata dai partigiani comunisti di Tito in una struttura: la scuola locale di Antignana, profanata e divenuta mattatoio per le barbarie delle milizie. Norma viene profanata proprio nel luogo per cui lei avrebbe voluto dedicare la sua vita: la scuola. Nuda, agonizzante e ancora viva, verrà gettata nella foiba di Villa Surani, morendo lentamente in quella stessa terra fatta di bauxite che lei avrebbe voluto studiare. Il nostro auditorium quindi, riportando il suo nome, diverrebbe il simbolo di una cultura comune a Peschiera Borromeo. Sarebbe il trionfo del sogno di una giovane donna spezzato dalle violenze e dai soprusi. Il simbolo di una cultura itinerante, poliedrica e vittoriosa sui dispotismi. Il nome di Norma Cossetto, volto a educare e a invogliare soprattutto i giovani al dono prezioso dello studio e della conoscenza».

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Il Partito Democratico non ha partecipato al voto in segno di protesta perché la maggioranza non ha accettato l’emendamento proposto che avrebbe trasformato l’intitolazione in: “Auditorium Norma Cossetto e a tutte le donne vittime delle guerre” facendo espresso riferimento al testo della Mozione che in un passaggio recita: “Norma Cossetto incarna il sacrificio di tantissime donne, che ancora oggi sono oggetto di violenza e discriminazione e sopraffazione”. C’è stata un apertura della maggioranza con un contro emendamento, tramite il capogruppo di Forza Italia Mario Orfei, che a nome della maggioranza intendeva proporre la dicitura “Auditorium Norma Cossetto, e a tutte  donne vittime delle foibe e delle guerre”, per contestualizzare meglio il periodo storico. Ma vuoi perché l’esposizione non è stata chiara, vuoi perché non è stata colta a pieno neanche dal Presidente del Consiglio Luigi Di Palma, l’emendamento del Partito Democratico è stato respinto. La Mozione è stata dunque approvata con 10 voti a favore, tre contrari di Peschiera Riparte, i due consigliere del PD, Claudia Bianchi e Moreno Mazzola, sono usciti dall’aula nel momento del voto.

«Esprimo, a nome del Circolo FdI di Peschiera Borromeo, un sentito ringraziamento al nostro gruppo consiliare e alla maggioranza tutta per aver portato avanti questa iniziativa. Con questa mozione abbiamo valorizzato la figura e la memoria di Norma Cossetto, alla sua vita dedicata allo studio e alla sua morte, causata dal semplice fatto di essere italiana. L’auditorium della nostra biblioteca porterà il nome di una donna che della cultura e dell’amore per il sapere ne ha fatto una vocazione di vita. Chiunque entrerà, avrà la possibilità di incontrare la storia di Norma, di informarsi sulla sua vicenda e di comprendere quanto l’amore per la cultura non possa essere soffocato da alcun totalitarismo», ha dichiarato Andrea Canino coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia.