Peschiera, Pd, via Matteotti: «Marciapiedi larghi dove non serve e strada ristretta. Improvvisazione e assenza di visione nonostante i tanti soldi spesi»

Il Circolo Moro-Berlinguer critica la mancanza di sicurezza e la scelta progettuale incomprensdibile a fronte di un ingente investimento come mai era accaduto prima in città

Peschiera Borromeo, la rotonda

Peschiera Borromeo, la rotonda "incompiuta" fra Via Matteotti e Via Moro;

«Da settimane ormai il dibattito a Peschiera, sia sui social che tra i cittadini, è incentrato sul rifacimento della via Matteotti , su come siano stati progettati e condotti i lavori, sulla lentezza con cui gli stessi vengono attuati, sulla incomprensibilità di alcune scelte “architettoniche” e sulla mancanza di sicurezza connessa sia al cantiere ma anche per il transito dei pedoni - comincia così un comunicato stampa del circolo locale del Partito Democratico -. Critica unanime che come spesso accade con questa amministrazione, non ha fatto registrare risposte da parte di chi invece avrebbe dovuto spiegare e illustrare la logica con cui si è deciso questo tipo di intervento, invece di considerare le critiche come un fastidio ingiustificato. Quello che salta agli occhi dei cittadini  è che i lavori che potevano esser svolti nel corso della legislatura con una programmazione attenta volta a generare minor disagio possibile per la cittadinanza. È stato invece concentrato tutto nell’ultimo anno, mettendo in crisi la struttura di coordinamento dei lavori all’interno del Comune che, evidentemente, non è dimensionata in modo adeguato per seguire e controllare tutti questi cantieri».

Il Direttivo del Circolo Moro Berlinguer ha le idee chiare sull’argomento e illustra le motivazioni in un dettagliato passaggio della nota stampa: «L’importanza di riqualificare una via importante come la Matteotti, avendo a disposizione ingenti somme, avrebbe dovuto portare ad un coinvolgimento dei cittadini, degli operatori economici e commercianti che hanno l’attività su quella che è l’arteria principale della nostra città attraverso proposte che riguardano una nuova fruibilità dei marciapiedi, l’ottimizzazione della nuova sede stradale e l’impiego di materiali innovativi che hanno impatto positivo sull’ambiente (per esempio asfalti che “catturano” le polveri sottili). La riqualificazione della via Matteotti poteva essere inoltre l’occasione di una riorganizzazione dell’area mercato e dell’apertura di un tavolo di confronto con Regione Lombardia. A fronte di ingenti risorse a disposizione del nostro comune come mai era capitato prima d’ora, grazie allo sblocco del patto di stabilità, si sarebbe dovuto mettere in campo una capacità contrattuale e progettuale indirizzata a condurre positivamente un negoziato nel quale, a fronte del contributo finanziario per ristrutturare gli spazi della AST, Regione Lombardia avrebbe dovuto garantire un ritorno di quei servizi che, nell’indifferenza di questa amministrazione, sono stati tolti alla città».

Il comunicato dei militanti del Partito Democratico attribuisce ben chiaramente le responsabilità e le cause di tutto ciò: «Improvvisazione e assenza di visione hanno invece portato la via Matteotti, nonostante i tanti soldi spesi, ed esser sempre quella di prima, con marciapiedi più larghi dove non serve, strada più stretta e minori parcheggi. Investimenti importanti come quelli fatti sulla Matteotti dovrebbero aprire occasioni di confronto e discussione, idee e contributi che devono coinvolgere tutti i soggetti presenti nella città come forze politiche, associazioni, cittadini, operatori economici e come Pd seguiremo questa strada di ascolto e confronto di idee».

Il lungo comunicato stampa chiude con una considerazione sul prossimo appuntamento elettorale: «Se Marco Malinverno confermasse la propria disponibilità a candidarsi, lo sosterremo lavorando per creare una coalizione larga e aperta, senza preclusioni, pensando in primo luogo a quello che deve esser la Peschiera Borromeo del futuro».