Peschiera, quattro donne, tre paesi d’origine straniera e la candidatura alle comunali 2021

Quattro donne guidano la legione straniera peschierese che parteciperà alla tornata elettorale nelle liste di Fratelli d'Italia (2), Lega (1) e Peschiera Riparte (1). Una pluralità di opinioni pronte ad arrichire il dibattito cittadino.

Da sinistra Kaotar Garaouoi, Houria Sboussa, Irina Pavel, Dulcineide De Lima detta Dulci

Da sinistra Kaotar Garaouoi, Houria Sboussa, Irina Pavel, Dulcineide De Lima detta Dulci

Quest’anno le elezioni comunali peschieresi vedono quattro candidate consigliere donne con una caratteristica particolare: il loro paese d’origine. Sebbene tutte e quattro abbiano la cittadinanza italiana, due di loro hanno origine marocchina, una rumena e una brasiliana. Si tratta di Kaotar Garaoui, candidata per la lista civica Peschiera Riparte; Houria Sboussa, candidata per la Lega; Irina Pavel e Dulcineide De Lima, candidate per Fratelli d’Italia

Grazie alla cittadinanza italiana, tutte e quattro hanno avuto la preziosa opportunità di candidarsi alle elezioni amministrative di ottobre, e portare un valore aggiunto alla comunità peschierese. Si deve specificare che, in questo caso, la cittadinanza italiana è stata un requisito necessario alla validità della candidatura per tre di loro. Infatti, come recita la costituzione, solo il cittadino straniero residente in Italia e proveniente da uno degli stati membri dell’Unione Europea ha diritto a candidarsi come consigliere alle amministrative. Invece, il cittadino straniero extracomunitario non ha questo diritto. 

7Giorni ha deciso di andare alla scoperta della storia delle quattro candidate, e di risalire ai motivi che le hanno portate a presentarsi alle amministrative di Peschiera.
Kaotar Garaouoi

Kaotar Garaouoi nata a Pavia il 18/03/1997, Candidata consigliere comunale con Peschiera Riparte


Kaotar Garaoui è una ventiquattrenne nata a Pavia, che ha studiato prima Scienze Politiche, e ora è laureanda magistrale in Sviluppo Economico e Relazioni Internazionali. Suo padre è arrivato dal Marocco a Peschiera più di 30 anni fa, alla ricerca di un lavoro, e la moglie lo ha raggiunto solo nel 1996. Garaoui ha frequentato materna, elementari e medie nelle frazioni di Mezzate e Zelo, alternando lo studio al volontariato in un’associazione che si batte contro la discriminazione e le disuguaglianze sociali. Dato il suo percorso di studi universitario, quando le viene proposto di candidarsi come consigliera, accetta la sfida: «Voglio mettere in pratica quello che ho studiato per anni e, allo stesso tempo, fami valere come giovane donna italiana. Mi candido con la lista di Antonella Parisotto perché è quella che propone obbiettivi realistici e dà continuità al mandato. Sto vivendo questa campagna elettorale con un approccio di apprendimento: mi sto confrontando con le altre liste, e sto usando la mia esperienza formativa per dare concretezza alle mie conoscenze. Penso che il dialogo e l’inclusione siano la giusta via per rendere tutta la comunità peschierese partecipe delle scelte e dei cambiamenti in atto nella nostra cittadina». Quando le viene chiesto come vorrebbe influire sul nuovo mandato, risponde: «Voglio fare la differenza ascoltando di più e dando risalto alle questioni giovanili. Inoltre, conosco Peschiera Borromeo da quando sono nata, e dunque ne conosco le problematiche. Voglio anche essere la portavoce degli italiani di prima, seconda e terza generazione, dimostrando che avere una doppia cittadinanza è una ricchezza e non un ostacolo. Vorrei riunire tutta la cittadinanza peschierese con nuove attività di associazionismo, per creare un clima di curiosità e rispetto reciproco». Infine, sottolinea: «Voglio che le mie competenze vengano messe in luce a prescindere dal mi orientamento religioso, che ritengo una questione privata. Spesso il mio velo viene strumentalizzato, invece io, non voglio che sia il fulcro della mia candidatura. Voglio che rimanga un aspetto della mia vita personale, ininfluente nel campo politico».
Houria Sboussa

Houria Sboussa nata in Marocco il 24/10/1960, Candidata consigliere comunale con la Lega

Houria Sboussa è arrivata in Italia dal Marocco nel 1984, grazie a sua sorella e al matrimonio di quest’ultima con un italiano. Appena arrivata, intraprende la carriera di interprete consolare, e, in un secondo momento si iscrive ad un corso di studi di quattro anni per diventare estetista. Partecipa ad un concorso di imprenditorialità femminile al Formaper, e con l’aiuto di un fondo del valore di 75.000€ apre vari centri estetici. In cambio del fondo, istruisce 5 donne all’anno, così che possano trovare la loro strada nel mondo del lavoro. Quando il suo vicino di casa, il segretario del partito della Lega peschierese Daniele Pinna, le propone di candidarsi con loro, Sboussa non esita: «Ho sempre votato per la destra, e questa è la mia occasione per dedicarmi adeguatamente degli stranieri della mia zona. Io non ho una nazione, né una religione, ma mi sento cittadina del mondo. Per questo voglio dare voce a chi non ne ha, e aiutare chi ha bisogno a sviluppare una sua attività lavorativa. Inoltre, credo che il mio ruolo possa anche essere di supporto psicologico a coloro che necessitano una spinta: tutte le ragazze che ho formato negli anni, oggi sono imprenditrici. Voglio aiutare allo stesso modo i peschieresi. Mi candido con la Lega perché a mio parere sono la bocca della verità: dicono quello che pensano, senza inutili buonismi. Rappresentano il penisero dell'italiano medio». 

Irina Pavel

Irina Pavel nata a Bucarest, il 27 giugno 1964, Candidata consigliere comunale con Fratelli d'Italia

Irina Pavel è nata a Bucarest, in Romania, e si è trasferita in Italia circa 25 anni fa. Venuta in Italia già svariati anni prima per una vacanza, durante un Natale a casa di amici conosce il suo futuro marito, grazie al quale si trasferisce in pianta stabile a Peschiera Borromeo. Pavel partecipa assiduamente alle attività di volontariato dell’associazione “Protetto”, dove si occupa di italiani in serie difficoltà economiche, che spesso non riescono ad arrivare a fine mese. «Ho deciso di candidarmi con Fratelli d’Italia perché ammiro la grinta e la coerenza di Giorgia Meloni, che dà a tutte le donne l’opportunità di mettersi in gioco. È una donna in cui mi sono ritrovata. Tramite la mia candidatura con FdI, voglio dare una mano a tutti quegli italiani che sono in difficoltà. Voglio lavorare nel sociale e rendere consapevoli i peschieresi di tutte le loro possibilità: esistono diritti e bonus statali di cui possono beneficiare e che non sempre vengono pubblicizzati adeguatamente. Personalmente, non sono contro gli stranieri, ma voglio aiutare il popolo che mi ha accolto. Come donna e madre che è stata costretta a crescere suo figlio da sola, posso dire che le donne sanno risolvere autonomamente anche le problematiche più difficili. Per questo voglio essere una fonte di sostegno per chi ha più difficoltà, perché so cosa vuol dire rimboccarsi le maniche, lavorare e crescere mio figlio da sola. In confronto a questo, ogni altra situazione è più facile da gestire». 

Dulcineide De Lima detta Dulci

Dulcineide De Lima detta Dulci nata in Aqua Branca il 06/05/1963, Candidata consigliere comunale con Fratelli d'Italia

Dulcineide De Lima è arrivata in Italia 30 anni fa. Dopo l’università in Economia e Commercio in Brasile, passa un anno negli Stati Uniti a studiare inglese e poi torna in Brasile per lavorare in banca. La violenza sociale brasiliana però la spinge a voler trovare un nuovo posto in cui vivere: sebbene il suo sogno fosse l’America, decide di venire in Italia, dove si sente immediatamente a casa. Arrivata all’ultimo giorno di permesso in Italia, trova finalmente un lavoro, che le permetterà di rimanere a vivere qui. Dopo anni conosce il suo attuale marito e si trasferisce a Peschiera Borromeo. Non è mai stata in politica, ma alcuni eventi la convincono a tirarsi in causa: «Dentro di me vigono i valori dell’ordine e del progresso. Voglio usare la legge per crescere, non per essere dominata da essa. Condivido gran parte del pensiero di FdI per quanto riguarda il tema immigrazione: io sono una persona di mondo e per me il mondo è di tutti, ma le regole vanno rispettate. È vero che si deve aiutare chi ha bisogno, ma entro le proprie capacità e dando dignità a coloro che arrivano». Per quanto riguarda i temi per i quali si batterà, De Lima ha le idee chiare: «Voglio agire per il bene dei giovani e delle famiglie. Voglio essere dalla parte dei genitori single: come fanno da soli? Cosa possono fare il comune e le istituzioni per loro? In quanto donna e straniera, che non ha paura di dire come la pensa, voglio esternare il mio affetto per l’Italia. Voglio che gli italiani guardino a me come esempio. E vorrei vedere più orgoglio italiano e patriottismo. Vorrei un paese con delle regole precise a cui tutti devono attenersi, proprio come feci io quando arrivai qui». 

Arianna Cerea