San Donato, stadio, Ginelli e Falbo chiedono la sospensione dell’Accordo di Programma in seguito all’indagine della Procura sul Milan
Ginelli: «Una maggior prudenza sarebbe un atto di buon senso vista la situazione che si è aperta sulla proprietà del Milan e l'indagine che la procura di Milano ha avviato»

San Donato Milanese, 15 marzo 2024. Gianfranco Ginelli e
Gina Falbo, consiglieri comunali di San Donato Milanese hanno presentato una
mozione urgente indirizzata al Sindaco Francesco Squeri e al Presidente del
Consiglio Comunale Roberto Gambetti riguardante l'iter di trasformazione
urbanistica dell'area San Francesco per la costruzione dello stadio dell'AC
Milan. La mozione è stata motivata da recenti perquisizioni della Guardia di
Finanza nella sede dell'AC Milan e da un'indagine della Procura di Milano
riguardante un presunto ostacolo all'autorità di vigilanza da parte della
società calcistica. Si ipotizza che l'AC Milan sia ancora sotto il controllo
del fondo statunitense Elliott, nonostante le dichiarazioni del fondo RedBird
di essere il proprietario. Poiché l'AC Milan è dichiarato socio di maggioranza
della società SportLifeCity Srl, coinvolta nel progetto urbanistico, i
Consiglieri di minoranza con questo atto
chiedono che l’Amministrazione comunale sospenda l'iter di avvio dell'Accordo
di Programma fino a quando non ci sarà chiarezza sulla struttura societaria
dell'AC Milan. Secondo gli scriventi questa richiesta è motivata dall'interesse
pubblico e dalla necessità di trasparenza nel processo decisionale.
«Una maggior prudenza sarebbe un atto di buon senso vista la situazione che si
è aperta sulla proprietà del Milan e l'indagine che la procura di Milano ha
avviato. Invece, incredibilmente si continuano a leggere dichiarazioni rassicuranti
di esponenti dell'Amministrazione verso l'attuale dirigenza del Milan a questo
punto formalmente indagata. E come se non bastasse questo è ormai palese anche
il raddoppio delle superfici con consumo di aree verdi del parco agricolo. È
caduto anche l'ultimo tabù chissà cosa ci dirà adesso l'assessore Mistretta che
ha sempre detto che non si sarebbe andati oltre il perimetro definito dal PII
del San Francesco. E chissà se ci sarà un rigurgito di buon senso da parte dei giovani
di Sando Lab di fronte a questo ulteriore sfregio al consumo di suolo verde e
agricolo. Noi portiamo in consiglio questa mozione per dare un'altra
opportunità a questa amministrazione di fermare la folle corsa verso la
costruzione di uno stadio di cui San Donato non ha bisogno», ha
dichiarato Gianfranco Ginelli.