Milano, De Corato: «Stazione Centrale peggio di quella de Il Cario e di Rabat per numero nordafricani che ci gravitano attorno»

«Non è possibile che tutte le persone arrestate nel giro di poche ore o giorni siano di nuovo messe in circolazione. Ci vuole certezza della pena»

Milano, 22 settembre 2022- «Vengono arrestati e rimessi in circolazione continuamente. Probabilmente anche i tre marocchini e l’afghano finiti in manette ieri e l’altro ieri in Stazione Centrale non sono al loro primo arresto. Ciò che caratterizza questi delinquenti, infatti, è la certezza che hanno di farla franca».  Lo dichiara Riccardo De Corato, già assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, ex vice Sindaco di Milano e candidato al collegio uninominale di Rozzano per la Camera commentando gli arresti effettuati dalla Polfer martedì scorso, di due spacciatori marocchini di 22 e 23 anni e di un ladro afghano di 24, e di ieri, di un 23enne marocchino irregolare e con precedenti per furto.

«Ormai lo scalo di Piazza Duca d’Aosta, per numero di nordafricani che vi gravitano attorno, è peggio delle stazioni di Il Cairo e Rabat. Ringrazio la Polfer per i controlli effettuati nelle stazioni lombarde, in particolar modo in quella di Milano Centrale. Tuttavia, è chiaro che, per non vanificare tutti gli sforzi della Polizia Ferroviaria che opera, per di più, sottorganico, è necessaria la certezza della pena. Non è possibile che questi delinquenti, molti dei quali anche clandestini sul nostro territorio, vengano qui a vivere nell’illegalità e, una volta arrestati, nel giro di poche ore o giorni siano di nuovo messi in circolazione. Ricordo che nelle carceri lombarde ci sono 3.739 detenuti stranieri, dei quali 1.775 nordafricani: 1.122 marocchini, 121 algerini, 228 egiziani, 31 libici e 273 tunisini», conclude De Corato.