Stalin nel 1942 arrestò e deportò duemila nostri connazionali emigrati in Crimea. Il 29 gennaio si celebra a Milano l'80° anniversario
Italiani dimenticati. La cerimonia in ricordo dei deportati in Kazakistan e Siberia è organizzata dall'Associazione Regionale Pugliesi di Milano, e si terrà in via Valsesia presso il “Parco in memoria delle vittime italiane nei Gulag”
19 gennaio 2022
A più di 70 anni di distanza, le Autorità Ucraine non avevano ancora riconosciuto la deportazione
Sabato 29 gennaio 2022 ore 10,00 al “Parco in memoria
delle vittime italiane nei Gulag”, in via Valsesia a Milano si svolgerà la
cerimonia di commemorazione dell’80° anniversario della deportazione degli
Italiani di Crimea. Si deporrà una corona floreale e si svolgerà una breve
cerimonia in ricordo delle vittime innocenti, gli italiani di Crimea, per lo
più pugliesi di Bari, Bisceglie, Molfetta e Trani, e genovesi, deportati in
Kazakistan e Siberia. Ma il ritorno per tutti non fu… anzi la maggior parte
perì senza neppure una croce. Il pomeriggio alle ore 17,00 avverrà l’incontro
online, da remoto. per ricordare i nostri connazionali deportati e i
discendenti ancora privi della cittadinanza italiana con Giulio Vignoli, storico,
“scopritore” di questa comunità, Giulia Giacchetti Boiko, presidente del
Circolo Il Cerchio di Kerch (Crimea), Giulia Fabiano, italiana di Crimea,
Francesco Pergolo, parente di italiani in Crimea, Francesca Gori di Memorial
Italia, ??????? ??????? (Valeriya Lovkova), autrice e regista del documentario "Fryazi.
La nebbia trasfigurata" (così i russi chiamavano gli italiani di Crimea), 2017,
Marco Brando e Lorenzo Bordoni, giornalisti. La commemorazione è promossa dalla
Associazione Regionale Pugliesi di Milano. La vicenda degli Italiani di Crimea rappresenta
una tragedia ancora attuale, quel che resta di una fiorente comunità, che aveva
subito la deportazione in Siberia e in Kazakstan, fino a pochi anni fa non riconosciuta
dalle autorità sovietiche, russe e infine ucraine e perciò reclamava anche il
ripristino della cittadinanza italiana, dato che gli italiani di Crimea erano
figli e nipoti di italiani. Tra il 29 ed il 30 gennaio 1942, per volere di
Stalin in conseguenza delle vicende belliche, oltre duemila italiani da tempo
residenti in Crimea furono arrestati e deportati in Kazakhstan. Erano i figli e
i nipoti degli emigrati, soprattutto dalla Puglia, che in due ondate, negli
anni ’30 e ’70 dell’Ottocento, si erano trasferiti in Crimea, ormai ben
integrati nella società locale. Al termine di un viaggio della durata di due mesi
per le vie di mare e di terra nei vagoni piombati, durante il quale morì la
metà dei prigionieri, i deportati sopravvissuti furono rinchiusi nei campi di
lavoro e abbandonati a sé stessi. Pochissimi sopravvissero agli stenti e solo
alcuni fortunati poterono ritornare in Crimea durante il regime di Krushev. Nel
frattempo tutte le loro proprietà, compresa la terra acquistata nel cimitero,
erano state confiscate. A più di 70 anni di distanza, le Autorità Ucraine non avevano
ancora riconosciuto la deportazione della comunità italiana, a differenza di
quanto avvenuto per le altre comunità nazionali coinvolte (Tartara, Tedesca,
Greca, Armena, Bulgara). Mentre le Istituzioni Italiane non sono finora
riuscite a riconoscere lo status di comunità deportata e a concedere, per
quanto di loro competenza, la cittadinanza ai sopravvissuti e ai discendenti
dei deportati, oramai ridotti a 300 componenti. Sarà Putin a riabilitare il 23
aprile 2014, dopo aver sostenuto la secessione della Crimea dall’Ucraina
attraverso un referendum confermativo riportandola nella Russia, una mascherata
annessione non riconosciuta dagli altri Stati e dall’ONU, anche gli italiani di
Crimea come i tatari, così in 300 avrebbero potuto riavere i beni confiscati. Ottenuto
il riconoscimento della tragedia dovuta alla deportazione, gli Italiani di
Crimea si appellano ai mille rivoli di solidarietà e al Parlamento Italiano affinché
venga riconosciuta, dopo la deportazione subita, la cittadinanza italiana!
Paolo Rausa
Info: Associazione Regionale Pugliesi di Milano, via Marsala 8/10, www.arpugliesi.com, [email protected], tel. 3343774168.
Paolo Rausa
Info: Associazione Regionale Pugliesi di Milano, via Marsala 8/10, www.arpugliesi.com, [email protected], tel. 3343774168.
19 gennaio 2022