Peschiera Borromeo, via Galvani destinata a cambiare volto, addio a 163 pioppi ad alto fusto |Guarda il video|

Il bel viale alberato di Via Galvani presto raso al suolo per rifare marciapiede e pista ciclabile, ecco cosa ne pensano i residenti

viale alberato, via Galvani

viale alberato, via Galvani

Via Galvani

Via Galvani

Nel programma amministrativo 2016-2021 di Peschiera Riparte e Peschiera Bene Comune, le attuali forze di maggioranza, si trovano alcune righe che sintetizzano le volontà annunciate dall’attuale amministrazione cittadina. Tra i principi elencati ci sono: «avere un dovere: rispettare il territorio che ci è affidato e i cittadini che lo abitano» e «avere un sogno: riuscire a far appassionare i Peschieresi alla propria città, coinvolgendoli realmente nella gestione della città e nei processi decisionali». Se il primo rischia di diventare un vezzo, il secondo è quasi un’utopia. Per l‘opposizione, infatti, negli ultimi tempi la maggioranza ha peccato di personalismo, il Sindaco e la maggioranza sono stati accusati di poca trasparenza e di utilizzare le loro pagine Facebook personali al posto di canali istituzionali e profili ufficiali del Comune per dare comunicazioni importanti alla cittadinanza. Ma, in questo caso, dell'eliminazione totale dei filari alberati non c'è traccia su nessun profilo ufficiale e non ufficiale. Insomma, l’have a dream di questa Giunta sembra destinato a rimanere tale anche in questa occasione.

Noi di 7giorni lo avevamo annunciato in un articolo il giorno 8 maggio 2020, e ancora prima il 6 maggio 2018 sulle pagine di 7giorni, l'agronomo dott. Mario Pria aveva ipotizzato una soluzione per preservare gli alberi.

L’imponente lavoro di riqualificazione di Via Galvani, a Mezzate, prevede, infatti, l’abbattimento di 163 alberi di Populus nigra italica, o pioppo cipressino ad alto fusto, con l‘innesto di nuove specie arboree molto più piccole e contenute, così da rifare la pista ciclabile e il marciapiede ai lati della strada e insieme “tutelare la pubblica incolumità” (come riportato dal documento ufficiale). Sappiamo, da fonti ufficiali, che in comune i progetti sono stati approvati e deliberati già a dicembre 2019 (Delibera di Giunta numero 254 del 18/12/2019), i lavori sono già stati affidati alle diverse aziende specializzate e gli esperti in materia si sono espressi in modo favorevole. In particolare il progetto ha avuto anche il via libera di Città Metropolitana che ha stabilito i vincoli e le ripiantumazioni.

Ma in tutto questo, sono stati coinvolti i cittadini?

Abbiamo provato a scoprirlo facendo domande ai residenti della zona. La risposta purtroppo è no. La totalità degli intervistati, infatti, era all’oscuro delle suddette opere. «Sono assolutamente contrario - dice Simone – deturpano il paesaggio, io che abito nelle palazzine di fronte trovo giovamento, gli alberi fanno ombra e ci riparano dal vento. Se il problema è la staticità, basta tagliarli o sfrondarli e la pista ciclabile andrebbe rifatta ma alzando l’asfalto e lasciando le radici molto più sotto di dove sono adesso». Per Michele, che ci risponde in sella alla sua bicicletta «è una cosa tristissima, non sono d’accordo. Dovrebbero restringere la carreggiata e creare uno spazio nuovo per la pista ciclabile». «Non ne vale la pena, è una scelta infelice ed è un vero peccato rinunciare a un bel viale alberato come quello, non c’è altra soluzione?» ci chiede amareggiata Nadia. «Questa è una notizia che mi fa arrabbiare - esclama Umberto - togliere gli alberi è sempre sbagliato, urge un’altra soluzione. Dovrebbero capire come si risolvono queste cose nel Nord Europa e imparare da loro». Tra le decine di persone che abbiamo intervistato nei giorni scorsi, queste sono le reazioni più comuni e condivise dalla maggior parte. Ma ci sono anche dei cittadini favorevoli alla scelta del Comune «Giusto così - dichiara Anna dal balcone di un appartamento in via Galvani - sono alberi pericolosi.Uno di questi è caduto a causa del forte vento qualche tempo fa, non sono stabili e rischiano di creare danni alle persone e alle auto parcheggiate qui sotto». Anche Emma in bicicletta sul ciglio della strada è dello stesso parere «Era ora, bisognava pensarci prima. Marciapiede e pista ciclabile sono totalmente disastrate, bisognerà spendere di più per rifare qualcosa che è stato pensato e realizzato male precedentemente. Coi soldi che si hanno, è giusto fare il massimo e trovare una soluzione definitiva».
Federico Capella

Peschiera, presto abbattuti 163 pioppi "pericolosi", è l'unica soluzione per sistemare la ciclabile?

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