Taglio degli alberi e proteste a Peschiera Borromeo: cittadini in piazza contro le decisioni di Città Metropolitana di Milano
Le responsabilità incrociate e la gestione del verde: confronto tra politica e cittadini, l'incontro di martedì 10 sul Biciplan, ritenuto inutile da numerosi cittadini: «Hanno già tagliato tutto»
Sabato 7 dicembre, un flash mob ha animato via 2 Giugno a Peschiera Borromeo. Una trentina di cittadini si è radunata per manifestare contro il taglio di numerosi alberi, deciso da Città Metropolitana di Milano per la realizzazione della linea 7 del Biciplan. L’iniziativa, guidata da Marco Masciadra, è stata organizzata presso il cipresso piantato in memoria di Andrea De Nando, giovane vittima di un incidente stradale.
Alla manifestazione erano presenti il sindaco Andrea Coden, diversi esponenti della giunta e il presidente del consiglio comunale, Moreno Mazzola. Nessun rappresentante dell’opposizione consiliare ha partecipato. Durante l’evento, i membri dell’esecutivo hanno cercato di mantenere un profilo basso, pur rispondendo alle domande dei cittadini.
Le proteste, che hanno coinvolto anche il comitato “La Voce degli Alberi”, sono state amplificate da tensioni legate alle recenti critiche di 7giorni, che aveva evidenziato una presunta responsabilità condivisa tra politica, associazioni ambientaliste e movimenti green. Le attiviste, sentitesi tirate in causa, hanno respinto tali accuse, rivendicando la propria indipendenza dalle giunte di ogni colore politico.
Le voci dei protagonistiu
Marco Masciadra, promotore della protesta, ha espresso rabbia e frustrazione: «Con la trasparenza e la comunicazione si poteva impugnare la delibera n.1 del 10 Gennaio 2024. Ora, il 10 dicembre si presenta il piano Biciplan, ma ormai gli alberi sono già stati abbattuti: una presa in giro». Ha inoltre denunciato il comportamento delle istituzioni: «Siamo cittadini e abbiamo il diritto di essere ascoltati. Vorrei che situazioni del genere non si ripetessero mai più».
Anche l’avvocata Paola Baratelli, assessora all'Ambiente della giunta attuale, ha offerto spiegazioni sul taglio degli alberi per far posto al Biciplan. «Abbiamo trovato un progetto esecutivo non più modificabile. Nonostante quello abbiamo ottenuto lo stralcio dell'abbattimento di alcune piante», ha dichiarato, riferendosi alla necessità di rispettare i tempi imposti dai finanziamenti PNRR. Tuttavia, ha assicurato maggiore cura del verde in futuro: «Il nostro obiettivo è avere un agronomo comunale per garantire una gestione sostenibile del patrimonio arboreo».
Il sindaco Andrea Coden, pur riconoscendo l’importanza del Biciplan come infrastruttura per la mobilità sostenibile, ha sottolineato le criticità del progetto: «Le opere vanno adattate al territorio. Potevo fare un’ordinanza per bloccare tutto, ma avrebbe significato un contenzioso legale milionario. Serve programmazione, non soluzioni tampone».
Responsabilità pregresse e futuro della città
La discussione ha portato a un rimpallo di responsabilità tra l’attuale amministrazione e quella precedente, guidata da Stefania Accosa (Fratelli d'Italia). Secondo gli attuali assessori, molte scelte, tra cui l’abbattimento degli alberi classificati come pericolosi, derivano da delibere della vecchia giunta. Delibere alle quali sia l'allora maggioranza che l'allora opposizione, non hanno chiesto spiegazioni o delucidazioni nelle sedi opportune.
Oggi a ruoli invertiti, la politica si guarda bene di intervenire, ognuno difende la sua posizione.
Chiarimenti sulle due delibere di abbattimento
L’assessora Baratelli ha chiarito che i recenti abbattimenti di alberi a Peschiera Borromeo sono stati regolati da due delibere di Giunta distinte. «L'ultima è la delibera n. 110 del giugno 2024, della precedente amministrazione, che ha autorizzato la rimozione di alberi classificati in classe D, quindi considerati pericolosi e a fine vita. La prima delibera (N,d,r, n.1 del 10 gennaio 2024), legata al Biciplan, riguarda invece gli alberi abbattuti per fare spazio alla pista ciclabile. È importante distinguere le due operazioni, poiché hanno obiettivi diversi: la n.110 per motivi di sicurezza, la n.1 per esigenze infrastrutturali».
Baratelli ha anche sottolineato che, al momento dell’insediamento della nuova giunta, alcune delle procedure di abbattimento previste dalla delibera n. 110 erano già state avviate, ma sono state sospese per ulteriori verifiche. «Abbiamo cercato di rallentare e analizzare ogni situazione per agire con trasparenza e responsabilità», ha aggiunto.
Baratelli ha spiegato come, dopo l’insediamento della nuova amministrazione, siano state sospese alcune procedure per verificare gli abbattimenti: «Non si tagliano alberi in deroga. Abbiamo rallentato le operazioni per garantire trasparenza, anche a costo di prenderci rischi». Riguardo alle nuove piantumazioni, ha confermato che si seguirà una politica di compensazione 2:1, piantando due alberi per ogni esemplare abbattuto, prediligendo essenze locali e resistenti.
La voce del comitato “La Voce degli Alberi”
Le attiviste hanno ribadito il loro impegno a prescindere dalla politica. «Non ci interessa il colore della giunta, il nostro obiettivo è tutelare il verde», hanno affermato, rigettando le accuse di favoritismi.
La richiesta dei manifestanti
Il salice di via 2 Giugno, abbattuto nel corso dei lavori, resta simbolo di una memoria collettiva. I manifestanti hanno chiesto che venga ripiantato un albero nella stessa area, come gesto di rispetto per la storia della comunità. L'Assessora Baratelli ha risposto che condivide la richiesta ed è già al lavoro per verificare la possibilità.
Un futuro da costruire insieme
Il confronto con i cittadini, previsto per il 10 dicembre, potrebbe rappresentare un primo passo verso una maggiore collaborazione tra istituzioni e comunità. La gestione del verde urbano rimane una questione cruciale, non solo per la tutela ambientale, ma anche per il senso di appartenenza e identità della popolazione.
Giulio Carnevale