Un viaggio può racchiudere molte sfide: non soltanto la volontà di conoscere una cultura radicalmente differente dalla propria, delle abitudini diverse e delle persone nuove, ma anche il desiderio di mettersi alla prova nello sport. In particolare, è ciò che ha deciso di fare Beatrice Zignani, giovane studentessa proveniente dal Liceo Scientifico Primo Levi di San Donato Milanese, che grazie all’organizzazione YouAbroad ha potuto frequentare il quarto anno di liceo a Memphis, Indiana (USA), presso l’Henryville High School. Qui, Beatrice, da sempre grande appassionata di nuoto, è riuscita a sbriciolare diversi record della scuola: i 50m, i 100m, i 200m e i 500m stile libero e i 100m dorso nelle gare individuali, la 4x50 mista, la 4x50 stile libero e la 4x100 stile libero nelle competizioni a squadre. Addirittura, in occasione dei sectionals, le qualificazioni alla finale di nuoto della scuola, Beatrice ha battuto il record nei 100m dorso e nei 500m stile libero che nella Henryville High School resistevano da ben undici anni. Questa grande performance sportiva è così valsa alla giovane il premio di “Most Valuable Swimmer” della scuola. «Sono entrata a far parte della squadra di nuoto a settembre, quando ero arrivata da poco negli Stati Uniti – spiega Beatrice -. All’inizio non conoscevo praticamente nessuno, ma all’interno della squadra mi sono immediatamente sentita accolta dagli allenatori e dai compagni. Giorno dopo giorno ho notato grandi miglioramenti nel mio allenamento. Il ricordo più bello del nuoto è sicuramente legato ai sectionals: mi sono qualificata per le finali nei 100m dorso e nei 500m stile libero infrangendo il record della scuola che era imbattuto da 11 anni! Oltre ai successi, il nuoto mi ha aiutato a stringere amicizie: mi sono sentita parte di una grande famiglia e ho ricordi straordinari». In riferimento alla sua esperienza all’estero, Beatrice ha aggiunto «Sono da sempre fortemente intrigata dall’idea di American Dream e anche io volevo vivere il mio! Devo ammettere di essere rimasta molto perplessa quando ho visto che la mia destinazione sarebbe stata la campagna dell’Indiana. Io sono abituata da sempre a vivere in città, però, ho capito ben presto che sono le persone a rendere uniche le nostre esperienze, non i luoghi in cui ci troviamo. I miei amici e i miei famigliari americani mi hanno accolta sin dall’inizio calorosamente e questo non lo dimenticherò mai».