San Donato, nel Laghetto di via Europa, è stata posizionata l’opera d’arte “Dragone di Metanopoli” realizzata da Alessandra Barni

L’opera è il frutto di un corso dell’Accademia di Brera, condotto da Nada Pivetta, docente di Interventi Urbani e Territoriali, pensato specificatamente per l’area che ospita la realizzazione artistica

"Il Dragone di Metanopoli" miscela le forme del drago Tarantasio, figura della mitologia lombarda, con il profilo del Cane a sei zampe, logo che da 70 anni è “di casa” a Metanopoli.

Un corso dell’Accademia di Brera e un patto di collaborazione. Sono alla base della sorpresa che in queste ore sta incuriosendo le persone che frequentano l’area del Laghetto di via Europa. Sulle sue acque, insieme alle anatre, alle tartarughe e alle altre specie ospitate tra le sue sponde, ha fatto la comparsa un animale mai visto prima. Si tratta del “Dragone di Metanopoli”, opera d’arte “site specific” realizzata dalla studentessa di Brera, Alessandra Barni.

L’opera è il frutto di un corso dell’Accademia di Brera, condotto da Nada Pivetta, docente di Interventi Urbani e Territoriali, pensato specificatamente per l’area del Laghetto. Ideata su carta con un forte legame con il nostro territorio, miscela le forme del drago Tarantasio, figura della mitologia lombarda, con il profilo del Cane a sei zampe, logo che da 70 anni è “di casa” a Metanopoli.

L’opera, oltre a richiamare la storia di San Donato Milanese, è stata concepita per integrarsi armoniosamente con l'ambiente. Per realizzarla, infatti, sono stati utilizzati solo materiali ecologici, non inquinanti, autoctoni e con consumo etico: fusti di canna comune e corda di canapa. A corredo del dragone, installazione mobile lunga 3 metri e larga fino a 2 metri e mezzo, sulle sponde del Laghetto sono state posizionate alcune schede informative relativa alla fauna che popola l’area: dall’anatra muta alla tartaruga scivolatrice, dal parrocchetto al coniglio selvatico.

«Abbiamo accolto con piacere la proposta di patto di collaborazione – ha dichiarato l’assessore alla partecipazione Francesco De Simoniper liberare il “Dragone di Metanopoli” nello specchio di via Europa. Sposiamo a pieno l’invito dell’artista “ad allenare lo sguardo e scoprire quanto ci mette in contatto con ciò che ci circonda, sempre liberi e leggeri, pronti a cogliere qualcosa di nuovo”».