Comitato “No al cemento selvaggio”: la priorità vada al ponte sull’Adda

Parte dal comitato “No al cemento selvaggio” la raccolta di firme per bloccare i lavori sul tratto cremasco della Paullese corrispondente al lotto 2 Spino d’Adda/Dovera e far deviare i fondi, ora disponibili, per realizzare prima di tutto il ponte sull’Adda a Bisnate, tra Spino e Zelo, poi il tratto lodigiano dell’ex SS 415.

Il movimento, nato a Spino d’Adda cinque anni fa, «è aperto a tutti coloro che vogliono una Paullese efficiente – spiega Carlo Cornalba, presidente del comitato –. Noi non siamo contrari alla realizzazione di questa strada, ma vorremmo che fosse qualificata in maniera intelligente e senza spreco di denaro pubblico».
Angelo Fugazza, altro rappresentante del comitato “No al cemento selvaggio”, ribadisce: «Sono anni che aspettiamo la nuova Paullese e ora che finalmente ci sono i fondi rischia di essere tutto vanificato. Il progetto proposto dalla Provincia di Cremona non va bene: è esagerato, costoso e soprattutto obsoleto, perché pensato molti anni fa. Ora le esigenze sono cambiate e le priorità sono altre. Si chieda che i 50 milioni che si vogliono impiegare per il secondo lotto dell’arteria da Dovera a Spino siano spesi per il ponte di Bisnate e il tratto lodigiano, per venire incontro alle reali esigenze della cittadinanza. Al sindaci e a tutti i consiglieri dei Comuni interessati chiediamo di intervenire uniti sulla Paullese per sostenere gli interessi dei numerosissimi pendolari. Ai cittadini chiediamo di non subire decisioni calate dall’alto».
Angelo Fugazza ricorda poi la necessità di una tangenzialina a Spino d’Adda, dal Ca’ del Gulascia alla cascina Tarenzi, per alleggerire il traffico di via Manzoni. Il Comitato chiede quindi l’eliminazione di tutte le opere superflue e inutili (come i laghetti previsti tra le opere di mitigazione ambientale) e l’utilizzo del risparmio ottenuto per realizzare la circonvallazione di Spino. Paolo Riccaboni, primo cittadino di Spino d’Adda nonché coordinatore dei sindaci cremaschi per la Paullese, dal canto suo ha sempre sostenuto che se una circonvallazione va fatta tra Spino e Zelo non è quella corrispondente al tracciato chiesto dal comitato, bensì quello che da via Caduti di Nassyria va verso via Morandi e l’area di via delle Industrie. La diatriba rimane ancora del tutto aperta.
Lara Mikula