Milano, anziana morta avvelenata, fermata la figlia

Si tratterebbe di un omicidio-suicidio di madre e figlia, ma a morire è stata solo la prima: gli inquirenti indagano per capire se l'anziana abbia assunto volontariamente i barbiturici

Trovate delle lettere della figlia ricoverata per overdose di farmaci

Milano – Natalina Carnelli aveva 82 anni e da molto tempo era costretta sulla sedia a rotelle. Questa vita pare essere divenuta così insopportabile da pensare a un gesto estremo. Anche la figlia, Silvia Pasotto di anni 60, sembrava attanagliata dalla depressione. Per questo motivo madre e figlia avrebbero fatto ricorso a un cocktail mortale a base di barbiturici. Qualcosa però non va come previsto: la madre muore, la figlia no. Dopo la tragica decisione, domenica mattina arriva nell'appartamento (e scena del crimine) la badante romena che era solita prendersi cura dell’anziana signora. È a quel punto che scatta l’allarme e giungono sul posto i soccorsi.

La badante infatti rinviene il cadavere della signora Carnelli, e accanto a quest’ultima la figlia, ancora in vita e sotto shock. Anche Silvia Pasotto avrebbe tentato di togliersi la vita, ma è sopravvissuta, e successivamente ricoverata in ospedale per overdose di farmaci. Ad avvalorare l’ipotesi dell’omicidio-suicidio vi sarebbero delle lettere della figlia rinvenute dalle forze dell’ordine. A questo si aggiunge il fatto che, essendo Pasotto medico, ella era perfettamente a conoscenza degli effetti collaterali dei componenti che hanno condotto alla morte la madre. 

Si attende l’esame autoptico per far luce sul caso, per capire soprattutto se Natalina Carnelli abbia o meno preso i barbiturici contro la sua volontà. Qualora l’anziana non lo avesse deciso autonomamente, l’accusa sarebbe di omicidio volontario. Intanto si sono svolti gli interrogatori, e come riporta l’Ansa, gli inquirenti chiederanno al gip la convalida del fermo della figlia e la misura cautelare per Pasotto.