Paullo, la storia di nonno Vasco, 91anni, ancora in attesa della prima dose del vaccino anti Covid 19; unico aiuto quello del medico di base

Nonostante la recente accelerata della Regione sui vaccini, sono ancora molte le situazioni che denotano ritardi e malfunzionamenti. Il figlio del 91enne di Paullo ha raccontato a 7giorni la “strana” situazione del padre e il silenzio del Comune

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Le vaccinazioni contro il covid proseguono in Italia ad un ritmo sempre crescente, i ritardi accumulati inizialmente sono stati in parte colmati. Il caso della Lombardia, la regione di gran lunga più popolosa della Penisola, è emblematico: partenza a rilento tra incertezze ed errori, poi una sterzata in seguito all’avvicendamento di alcune figure di prim’ordine in Regione. Si procede in questi giorni con buoni ritmi e un discreto successo ma il lavoro da fare è ancora moltissimo e le anomalie e i malfunzionamenti nel sistema sono ancora tanti.
A raccontare una storia concreta è Renunzio Rattichieri residente a Melegnano, che si  rivolto a 7giorni per rendere nota la vicenda del padre Vasco, 91 anni, residente a Paullo. 
Sin dai primi giorni la famiglia di Vasco si è incaricata di procedere all’espletamento telematico della procedura di registrazione per la richiesta della somministrazione del vaccino a domicilio per Vasco che, a causa dell’età e delle patologie, è impossibilitato a recarsi presso un hot-spot vaccinale. La burocrazia si è rivelata lenta e alla data odierna l’uomo non ha ancora ricevuto nemmeno la prima dose del vaccino. Regione Lombardia ha dato risposte generiche ed evasive e solo nelle ultime ore, in seguito all’interessamento della dottoressa di base di Paullo e ad una ennesima richiesta rivolta a Regione Lombardia stessa, sembra che la procedura sia stata presa in carico e che a breve Vasco potrà forse essere vaccinato. 
«Solo sabato scorso, dopo molte settimane, mio padre è stato inserito nell’elenco delle persone fragili cui spetta di diritto la somministrazione a domicilio. Parliamo di un uomo che ha quattro bypass e ha avuto un’ischemia, solo per citare alcune problematiche» spiega Renunzio Ratticchieri. «L’unica persona che si è comportata con coscienza e solerzia è la dottoressa di Paullo, medico di base cui mio padre fa rifermento. Tuttavia non ho ancora ricevuto nessuna chiamata che ci dia una data per la vaccinazione. Ho contattato anche il comune di Paullo ma non ho ancora ricevuto risposta». Renunzio racconta pacatamente la storia del padre senza astio per nessuno: «Non voglio ora criticare nessuno o fare polemica, non è questo né il momento né la sede. Ognuno farà le proprie valutazioni in cabina elettorale alle prossime elezioni. Voglio solo sollevare un problema che penso che riguardi tante altre persone e non solo mio padre».
Renunzio spiega infine che nelle ultime ore, dopo una mail inviata alla presidenza di Regione Lombardia, ha ricevuto la conferma dell’inserimento del padre Vasco nell’elenco delle persone da vaccinare al più presto e si augura che al più tardi settimana prossima possa avvenire la somministrazione della prima dose.

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