Peschiera, facchini in protesta: FedEx auspica di riprendere l’attività prima possibile per ripristinare i servizi essenziali per la comunità

Le amare dichiarazioni di FedEX: «Il nostro settore ricopre un ruolo critico per il commercio e il superamento della crisi sanitaria. In questo contesto, un servizio costante e affidabile è fondamentale anche nell’interesse della collettività»

Il picchetto dei 300 operai di Piacenza

Il picchetto dei 300 operai di Piacenza

Le Forze dell'Ordine che presidiano gli ingressi della logistica di Canzo

Le Forze dell'Ordine che presidiano gli ingressi della logistica di Canzo

Una nota stampa amara quella della Fedex del 30 aprile 2021. L’Ufficio stampa del colosso della logistica, relega la questione dei 300 operai rimasti senza lavoro e le proteste di questi giorni ad una minaccia per la sicurezza che respingono con decisione, in quanto loro sono … la  FedEx: «L’Hub di Peschiera è un polo di rilievo internazionale che deve poter continuare ad operare senza discontinuità nell'interesse di chi vi lavora e della collettività. Le manifestazioni in corso presso l’International Road Hub di Peschiera Borromeo non distolgono FedEx dalla sua principale priorità, ossia la sicurezza di tutte le persone che lavorano nei propri siti, nel contempo condannando fermamente qualsiasi atto di violenza» così recita l’incipit della comunicazione per la Stampa. «Nell'ultimo anno il network domestico ha sperimentato una crescente instabilità e l'impatto che ciò ha avuto sui clienti, sui lavoratori, sui fornitori e sul business ha impedito di portare avanti una crescita sostenibile ed in linea con obiettivi e progetti in Italia», in questo passaggio i vertici aziendali tirano in ballo la crisi economica … viene sempre buona, anche in un settore che sta volando! «Il Paese attualmente sta vivendo una fase di difficoltà economica e il nostro settore ricopre un ruolo critico per il commercio e il superamento della crisi sanitaria. In questo contesto, un servizio costante e affidabile è fondamentale anche nell’interesse della collettività. Per questo motivo FedEx ha fatto partire una serie d'investimenti relativi al network italiano, a conferma dell’impegno dell’azienda a sostegno della ripresa economica delle imprese», non poteva mancare la fase emozionale dove tutti noi dovremmo ringraziare la magnanimità di FedEx. «Questi investimenti includono la volontà di assumere circa 800 lavoratori addetti al servizio di smistamento dei pacchi e ribadiscono l’impegno di creare opportunità di lavoro nel Paese. Nell’ambito della revisione del network, il 29 marzo FedEx ha anche concluso il rapporto contrattuale con il fornitore di servizi a Piacenza, in quanto quella struttura non svolge più un ruolo centrale nelle attività di distribuzione. FedEx ha contestualmente avviato il dialogo con l’appaltatore per comprendere gli impatti occupazionali sui suoi dipendenti e le misure che adotterà per mitigarli al fine di gestire questo processo nel miglior modo possibile», in questo passaggio l’arte della retorica è ben distribuita nelle righe, se non fosse il fatto che dichiarano di voler assumere 800 persone, ma per le 300 lasciate a casa cercheranno di gestirli nel «miglior modo possibile». Una dichiarazione a cui si fa fatica a credere altrimenti non si capisce come la potentissima multinazionale della logistica non abbia già attivato un piano di ricollocamento. La verità incontrovertibile è che queste persone dal 29 marzo sono state letteralmente buttate in “mezzo a una strada”, come dei resi inservibili.
Giulio Carnevale