Peschiera, petizione degli inquilini delle case del Pio Albergo Trivulzio contro il conferimento delle case ad un fondo immobiliare privato
All’assemblea pubblica di Linate, hanno partecipato Daniela Bigliani e Mario Orfei di Forza Italia, Piero Scialpi Assessore in quota Lega, Moreno Mazzola del Partito Democratico, tutti d'accordo per una Mozione consiliare che ponga l'Amministrazione come interlocutore primario con il PAT a tutela dei cittadini

La riunione pubblica svoltasi giovedì 14 marzo a Linate
Nella serata del 14 marzo 2024 si è tenuto un’assemblea, al
Centro Calipari di Linate, degli inquilini che abitano gli edifici del Pio
Albergo Trivulzio a Peschiera Borromeo. Lo scopo dell’assemblea era quello di
relazionare gli inquilini sul percorso, intrapreso dalla Regione Lombardia in
concerto con il Pio Albergo Trivulzio, per quanto riguarda la proprietà e la
gestione degli immobili di proprietà del Trivulzio. All’assemblea hanno
partecipato circa 30 inquilini degli stabili in rappresentanza degli 80 nuclei
famigliari residenti negli edifici, ed erano presenti alcuni amministratori ed
ex amministratori di Peschiera Borromeo: Piero Scialpi assessore al Bilancio,
Daniela Bigliani consigliere comunale di Forza Italia, Moreno Mazzola
consigliere comunale del Partito Democratico e Mario Orfei ex consigliere
comunale di Forza Italia. L’assemblea era presieduta da Marino Moretti come
coordinatore, Bruno Cattoli in rappresentanza del sindacato “Unione Inquilini”
e Luciano Moro come referente degli inquilini. Il sindacalista ha relazionato
sulle intenzioni del Trivulzio di conferire tutti gli stabili, attualmente siti
sul territorio di Milano e di Peschiera Borromeo, ad un fondo immobiliare.
Questo a seguito di una delibera di indirizzo, attualmente prevista in
discussione già 4 volte ma poi stralciata dall’ordine del giorno, della Giunta
Regionale che è azionista del Pio Albergo Trivulzio assieme al Comune di
Milano. Quest’ultimo sembrerebbe non
essersi ancora espresso in merito, probabilmente in attesa di adozione della
delibera, ma, viene relazionato, che è stata pianificata una riunione della
commissione consigliare Casa del Comune di Milano con il coinvolgimento di
tutti gli attori, Regione, sindacati, Trivulzio, al fine di capire meglio la
situazione. Questa situazione viene vista in modo non positiva dal sindacato in
quanto la cessione del patrimonio immobiliare ad un fondo presuppone che possa
venire meno la valenza sociale che caratterizzava la politica di un ente
pubblico come il Trivulzio e che invece possa essere messo il focus sulla
redditività dell’investimento e quindi con probabile ripercussione sugli
inquilini. Ulteriore elemento posto in evidenza dal sindacalista è che in
questo contesto si sono rese ancora più problematiche le procedure di carattere
amministrativo, tra l’altro comunque lente e farraginose anche in precedenza, e
che quindi una ricaduta sugli impegni precedentemente presi dal Trivulzio a
tutela degli inquilini nonché le attività di manutenzione ordinaria e
straordinaria non potranno che subire ulteriori rallentamenti. In
considerazione di altri interventi di questo genere operati a Milano, il
sindacalista ha reso noto che il fondo potrebbe vedere il coinvolgimento anche
di società di gestione del risparmio alle quali potrebbe essere conferito la
gestione del fondo e quindi degli immobili, infatti il Trivulzio conferirebbe
gli immobili al fondo con la conseguenza che il fondo sarà un soggetto privato
a tutti gli effetti e diverrà quindi proprietario degli immobili e che, quindi,
dovrà garantire una reddittività agli azionisti. Il tutto potrebbe anche
portare ad un percorso di privatizzazione con la possibile cessione di alcuni
alloggi e una maggiore rigidità sul fronte affitti e morosità degli inquilini.
Nella parte degli interventi c’è stata una richiesta di chiarimento in merito
ai vincoli legati ai lasciti ricevuti dal Trivulzio senza peraltro trovare un
chiarimento esaustivo sul punto in quanto è stato dichiarato che il sindacato
aveva bisogno di tempo per valutare questo aspetto. Scialpi, in rappresentanza
del Comune di Peschiera Borromeo, ha dichiarato che questa è un’operazione
pericolosa che tocca il diritto alla casa e che il Comune deve essere e sarà a
fianco dei cittadini ponendo anche un’attenzione particolare sul coinvolgimento
di tutte le parti interessate e, qualora il percorso comunque andasse a
termine, di prevedere nello statuto del nuovo soggetto delle clausole di
salvaguardia sociale per gli inquilini. Anche Mazzola, in rappresentanza del
PD, ha espresso un parere negativo sulla situazione, ha richiesto che il
sindacato si faccia riferimento verso tutte le parti interessate e che plaude a
questa posizione dell’Amministrazione Comunale di Peschiera Borromeo anche in
considerazione che su una analoga mozione proposta dal PD e richiesta dagli
inquilini di un sostegno da parte dell’Amministrazione portata in discussione a
settembre 2023 in Consiglio Comunale tutta la maggioranza aveva votato contro,
quindi ben venga questa nuova presa di posizione dell’Amministrazione perché i
diritti dei cittadini non sono di appartenenza della maggioranza o minoranza ma
devono essere presi in carico da tutta la classe politica di Peschiera
Borromeo. L’ex consigliere comunale Mario Orfei ribadisce che la situazione non è
semplice perché, se entra un privato con investimenti è evidente che il privato
ne vuole ricavare un vantaggio in termini economici ed è quindi necessario che
ci sia un interlocutore riconosciuto che possa controllare l’evolversi della
situazione. Lo stesso Orfei, tenuto conto che in sala c’erano consiglieri di
maggioranza e di minoranza, ha chiesto se fosse possibile presentare una
mozione congiunta in Consiglio Comunale chiedendo che l’amministrazione si
faccia parte attiva in questa situazione al fine di tutelare i diritti degli
inquilini. Questa proposta ha colto anche il consenso dell’assessore Scialpi.
La consigliera comunale di Forza Italia, Daniela Bigliani, ha chiesto che
l’Amministrazione faccia da interlocutore presso il Trivulzio al fine che lo
stesso possa risolvere le problematiche degli inquilini e faccia quella
manutenzione ordinaria e straordinaria ormai necessaria e non più
procrastinabile. L’assemblea si è chiusa con la proposta del sindacalista di
preparare una mozione di dissenso rispetto a quanto prospettato dal Trivulzio,
letta e approvata dall’assemblea, che la stessa venga firmata da tutti gli
inquilini. Una analoga mozione verrà presentata nelle altre assemblee degli
inquilini degli stabili del Trivulzio di Milano che si terranno prossimamente e
entrambe verranno poi inviate alla Regione, al Trivulzio, al Comune di Milano e
al Comune di Peschiera Borromeo al fine di sensibilizzare tutti con la
richiesta di aprire un tavolo di confronto e di discussione.