Peschiera, tuonano i residenti di Bellaria: «Il comune ci dica quali sono i rischi altrimenti faccia portare a termine l’urbanizzazione»|Video|

Gli abitanti del nuovo quartiere al ridosso della Mapei dopo 10 anni, vogliono vedere la fine dei lavori, e con un petizione chiedono un Consiglio comunale e una Commissione che faccia luce sui motivi della reticenza dell’amministrazione comunale

I rappresentanti dei 150 sottoscrittori della petizione

I rappresentanti dei 150 sottoscrittori della petizione

«se c'è un problema di sicurezza, pretendiamo che il comune ci informi sui reali pericoli»

Peschiera Borromeo, 7 ottobre 2020. 7giorni ha raccolto un’ importante comunicazione dai rappresentanti dei residenti del PII di Bellaria. Le famiglie del quartiere, stanche di non vedere perorate dall’amministrazione comunale, le istanze sul completamento urbanistico del  nuovo quartiere a sud della Paullese, oggetto di una lunga controversia giudiziaria culminata con la sentenza del Consiglio di stato del 2017, hanno deciso di passare all’azione: «Rappresentiamo 150 firmatari – esordisce il portavoce Antonio Buono -, sottoscrittori di una petizione che stiamo per protocollare al comune di Peschiera Borromeo.
Cosa chiediamo in questa petizione? Chiediamo tre cose principali: l'indizione di un Consiglio comunale specifico problema dell'area; una commissione ad hoc sulla problematica del Pii di Bellaria;  e soprattutto le evidenze documentali del tavolo di lavoro per la redazione del Piano di rischio esterno dello stabilimento di Mapei, che si è svolto in Prefettura, dove oltre a Mapei hanno partecipato i comuni di Peschiera Borromeo e Mediglia.
Cosa non è chiaro? Non è chiaro -lo stiamo ripetendo da più tempo - il fatto che nonostante l’ATS abbia dato per due volte un parere positivo per il completamento della piazza; di recente Mapei ha confermato che nel magazzino dei perossidi l’unico rischio che rimane è quello di incendio e non di esplosione, sia ancora tutto fermo. Non capiamo come mai il comune di Peschiera Borromeo si ostini a considerare l’area, a rischio elevato, considerando ancora la distanza di sicurezza a 200 metri. Ci chiediamo veramente quali siano veramente i motivi reali del perché il comune non proceda con la realizzazione della piazza? È un' urbanizzazione  di cui abbiamo dritto dopo 10 anni .
Chiediamo, anche all'opposizione, di essere ascoltati, per capire soprattutto cosa quale sia  la posizione del comune di Peschiera Borromeo a questo tavolo in Prefettura e soprattutto di sapere quali siano i rischi eventuali che noi cittadini andiamo incontro».

In sostanza quello che chiedono i cittadini del nuovo quartiere di Bellaria è quello di essere messi al corrente di quello che sta succedendo, le ultime dichiarazioni del sindaco Molinari rilasciate alla stampa sull’argomento non sono piaciute ai firmatari della petizione: «Noi sappiamo veramente poco – Buono chiarisce la posizione unitaria degli abitanti del comparto -. Il tecnico responsabile del comune ci aveva anticipato che il comune di Peschiera  è stato invitato al tavolo dei lavori in Prefettura. Il sindaco Molinari in un'intervista  ha detto che ci avrebbe informato nel momento che il Piano rischio esterno di Mapei fosse stato redatto. Questa risposta a noi non va bene assolutamente, noi vogliamo sapere adesso, quale sia il rischio  potenziale del deposito della Mapei;  quale sia la posizione del comune di Peschiera Borromeo a questo tavolo; e vogliamo capire come mai  il comune di Peschiera Borromeo è l'ente che si sta opponendo ad una risoluzione della problematica, dato che i perossidi pare non siano più un pericolo come invece 10 anni fa. Non capiamo il perché il comune non solo non si applichi alla risoluzione del  problema e non ci informi in maniera regolare di questi sviluppi. Perché se c'è un problema di sicurezza a questo punto, pretendiamo che il comune ci informi sui reali pericoli per la nostra sicurezza, e eventualmente prenda dei provvedimenti al riguardo. Altrimenti delle due l'una o il pericolo c'è e quindi devono agire, o il pericolo non c’è e quindi la piazza va realizzata».

Il problema dell’assenza di risposte e di informazioni da parte del Comune di Peschiera sulla vicenda è quello che preoccupa di più i firmatari delle petizione:  «Un apertura c’era stata in estate – spiega Antonio Buono – quando dopo tre anni ci era stata concessa una “call”. In base alle risposte che ci sono state date dal comune, completamente non idonee, abbiamo ritenuto che quello concesso non fosse nient’altro che un dialogo di facciata. Con questa petizione chiediamo dei documenti chiari e ci rivolgiamo a questo punto a tutta l'opposizione, perché non è più solo un problema della maggioranza. Questa amministrazione il prossimo anno finirà il suo mandato, il futuro sindaco che siederà al Palazzo comunale si troverà dei problemi che non solo non sono stati risolti, ma che rischiano di essere peggiorati dall’immobilismo di questa amministrazione.  Quindi per questo motivo tutta la cittadinanza deve essere informata di quello che sta succedendo. I documenti devono essere trasparenti e condivisi con i cittadini. Tutti i residenti del PII di Bellaria sono concordi in questa azione perché estenuati da dieci anni di battaglie».
Giulio Carnevale

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