In fuga dalle bombe, bimba di due anni viene salvata al Policlinico di San Donato

La piccola era affetta da una grave patologia cardiaca ed era ricoverata a Kiev. Quando è iniziata la guerra, la mamma l’ha portata in Italia da alcuni parenti e poi è stata operata con successo

Ha avuto lieto fine la vicenda di una bimba di due anni di Kiev, operata al cuore al Policlinico di San Donato dopo essere fuggita dalle bombe che stanno flagellando l’Ucraina. Questo anche grazie al coraggio della sua mamma che, alle prime avvisaglie di guerra, ha lasciato la terra natale per salvare la sua piccola, ricoverata a Kiev per l’impianto di un pacemaker. A testimoniare questa storia sono stati i volontari di Aicca (Associazione italiana cardiopatici congeniti adulti), che hanno accolto la piccola paziente e l’hanno assistita, con il supporto della Croce Rossa di San Donato. A loro la mamma ha raccontato di non volersi trovare sotto le bombe con una figlia malata. Per questo si è fatta accompagnare in auto fino al confine da alcuni parenti. Quindi, attraverso i corridoi umanitari, con la sua bimba ha raggiunto l’Italia per giungere poi a Monza, dove la nonna della piccola risiede da tempo. Da qui il contatto con il Policlinico sandonatese, che ha preso in cura la giovanissima paziente e l’ha sottoposta all’intervento di cui aveva bisogno, donandole così nuovamente il sorriso.

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo