San Donato, abbattimento di 75 tigli in viale De Gasperi, il Comune: «Saranno sostituiti con 240 piante»

La rimozione delle essenze arboree rientra nell’ambito dei lavori per il VI Palazzo Uffici Eni. GreenSando va all’attacco: «quei tigli erano “storici”, non dovevano essere abbattuti»

Sta facendo molto discutere a San Donato il taglio di 75 tigli in corso in questi giorni lungo viale De Gasperi. La rimozione delle essenze arboree è prevista nelle misure viabilistiche connesse alla costruzione del VI Palazzo Uffici di Eni, vale a dire la realizzazione di due nuove rotatorie sulla via in questione, in prossimità di piazza Santa Barbara.

«L’impatto visivo non può lasciare indifferenti – commenta il sindaco Andrea Checchi - ma come in tutti gli importanti interventi urbanistici lo sguardo deve spingersi oltre e andare a ricercare una visione in prospettiva. Al nostro insediamento l’operazione urbanistica relativa al Sesto palazzo uffici era già stata perfezionata, includendo anche il nuovo piano viabilistico costituito dall’introduzione di cinque nuove rotonde. Tuttavia gli alberi rimossi saranno sostituiti da 240 nuovi alberi che, in sede di autorizzazione paesaggistica, abbiamo imposto fossero della stessa “classe di grandezza” dei tigli che andranno a sostituire». Le piante che saranno messe a dimora, in pratica, non solo andranno a ripristinare il filare lungo viale De Gasperi, ma correranno ai lati del nuovo tratto di strada che unirà il vialone a via Battisti e andranno a colmare i vuoti delle aree verdi presenti nelle circostanti vie Fabiani, Fermi, Caviaga e Bordolano.

L’operazione ha suscitato la ferma presa di posizione dell’associazione GreenSando che ha puntato il dito contro il Comune, reo, a detta degli attivisti ambientalisti, di non aver tutelato la “storicità” di quegli alberi. «Ci chiediamo se sia davvero stato fatto tutto il possibile da parte della Giunta della città di San Donato per evitare questo scempio – affermano i componenti del sodalizio -. Questo al di là delle dichiarazioni di facciata dell'amministrazione comunale, della serie: "era un progetto approvato da amministrazioni precedenti". I tigli di via De Gasperi da oltre 50 anni sono parte integrante del territorio sandonatese e soprattutto del quartiere di Metanopoli, ed è proprio triste pensare che il progetto sia figlio di quella stessa Eni che Enrico Mattei fondò e che il nostro Comune non si sia battuto per evitare questo epilogo. Ognuno di quegli alberi - concludono - era in grado di stoccare 25 kg/anno di CO2 e non sappiamo quando i nuovi alberi (che non saranno tigli) riusciranno a fornirci una compensazione di questo tipo». 
Il progetto della nuova viabilità: in alto viale De Gasperi con le nuove rotatorie

Il progetto della nuova viabilità: in alto viale De Gasperi con le nuove rotatorie

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