San Donato, il WWF denuncia pesanti lavori di taglio degli alberi nel bosco di Bolgiano

«Syndal, proprietaria dell’area, ha recentemente effettuato tagli a piante pericolanti ma, purtroppo, anche a esemplari sani». Le ripercussioni ambientali , denuncia il WWF, sono gravi

«Recentemente Syndial, proprietaria dell’area, ha eseguito pesantissimi lavori di taglio degli alberi del bosco, sottoposto a vincolo, situato lungo Viale De Gasperi a Bolgiano.  Gli interventi non si sono limitati alla sola rimozione delle parti secche con potature mirate o di quelle pochissime piante pericolanti (forse una sola), ma hanno interessato anche alberi più o meno grandi che sono stati abbattuti, stravolgendo completamente quello che per tutti era il bosco di Bolgiano». È questa la amara denuncia del WWF che porta all’attenzione un problema che, altrimenti, sarebbe passato sotto silenzio. 
Il disappunto è tanto, specie se si considera che le piante interessate erano vecchie di decenni e quindi molto rigogliose e sviluppate. Il verde urbano, nella zona di Bolgiano adiacente a via De Gasperi, non potrà che risentirne pesantemente e negativamente.
Il comunicato dell’associazione è pertanto una forte presa di posizione e un j’accuse che non deve passare sotto silenzio: «San Donato Milanese si vanta di essere la città dell’hinterland con la più alta percentuale di verde, guardando l’ultimo intervento ci chiediamo se questa condizione sia un fattore di pregio per i diversi soggetti preposti alla tutela o semplicemente uno slogan. Facciamo presente – si legge ancora nel comunicato – che si trattava di un bosco urbano, un ambiente preziosissimo proprio perché situato all’interno del tessuto cittadino, un elemento capace di attutire i rumori, di abbattere le polveri disperse nell’aria e contrastare a livello locale gli effetti sempre più fastidiosi dell’isola di calore urbano».
Infine, il WWF ha voluto, esprimendo il proprio rammarico, elencare in un memorandum i vantaggi che gli alberi  ormai abbattuti portavano all’ambiente circostante: «I benefici erogati da alberi di 40 – 60 anni (tanti ne avevano quelli abbattuti) non possono essere compensati da alberi piantati in sostituzione, ci vorranno almeno 10 anni per che ciò avvenga (ammesso che i programmi di manutenzione siano adeguati a farli sopravvivere); potare alberi che si trovano in un bosco, anche se questi hanno un portamento filante a causa della competizione per la luce, non ha senso! Nei boschi gli alberi si comportano esattamente così. Riteniamo che applicare un esasperato concetto di sicurezza (legato alla prevenzione della caduta degli alberi) sia sbagliato, soprattutto dove la fruizione è minima. Concludendo chiediamo con forza maggiore attenzione da parte di chi deve controllare e chi deve rilasciare i permessi e chiediamo un approccio moderno alla gestione del verde in città»
La chiosa non può che essere ironica e desolata al contempo: «Tanti saluti agli alberi del bosco (vincolato) di Bolgiano».

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