San Donato Milanese ricorda Enrico Mattei a 60 anni dalla scomparsa

Un ricco programma di eventi commemorerà il fondatore di Metanopoli fino al 4 dicembre, giorno dedicato a Santa Barbara

Enrico Mattei

Enrico Mattei

Era il 29 ottobre 1962 quando la chiesa di Santa Barbara a San Donato ospitò la celebrazione dei funerali di Enrico Mattei, a due giorni tragica scomparsa del fondatore di Metanopoli in un tragico incidente aereo avvenuto a Bascapè, in provincia di Pavia. 60 anni dopo, la programmazione di eventi e cerimonie per rendere omaggio a Enrico Mattei si aprirà e si chiuderà proprio nella chiesa di Santa Barbara. 

Martedì 25 ottobre alle 8.30 nell’edificio ecclesiastico di Metanopoli, su impulso dell’Associazione Pionieri e Veterani Eni è stata celebrata una messa commemorativa per ricordare Enrico Mattei e tutti i defunti del gruppo del Cane a sei zampe. A seguire, l’Apve ha messo un pullman a disposizione di quanti hanno voluto partecipare a un breve momento commemorativo presso il memoriale di Bascapè. Alle 16 in Cascina Roma, l’Associazione ha proposto “I palazzi uffici Eni, dal Primo al Quinto”, excursus storico sugli edifici direzionali di Metanopoli. 

Giovedì 27, in occasione dell’anniversario, al parco Enrico Mattei di via Caviaga l’Amministrazione cittadina svelerà una targa con il volto del primo presidente di Eni, immortalato in uno scatto del 1955. 

Presso Cascina Roma, dal 21 novembre al 4 dicembre, sarà allestita una mostra strutturata su una trentina di fotografie che ricostruiranno la storia dell’ideazione e realizzazione dei metanodotti, progetto avviato a Metanopoli dando il via alla modernizzazione dell’intero Paese. 

Gli eventi conclusivi del programma in memoria di Mattei si svolgeranno domenica 4 dicembre, data in cui si festeggia santa Barbara, patrona degli operatori di idrocarburi. L’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani proporrà (alle 14.30 nell’auditorium della scuola Maria Ausiliatrice) il convegno “Mattei per sempre”. l’associazione assegnerà il premio culturale “Come Barbara” a Vincenzo Calia, magistrato che nel 1994 avviò un’indagine (chiusa nel 2003 e poi archiviata nel 2005) con la quale venne stabilito che la fine del presidente dell'Eni non fu dovuta a un incidente ma al sabotaggio dell'aereo.

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