San Donato: torna la truffa delle monetine, ma la vittima non “abbocca”

Tre sudamericani hanno tentato di incastrare una donna appena uscita dal supermercato con l’arcinoto trucco. La donna però si è chiusa in auto e si è messa ad urlare, mettendo in fuga i balordi

Indagano i carabinieri

Certe truffe sono dure a morire e, tra queste, si può indubbiamente annoverare quella delle monetine, pensata per distrarre e derubare soprattutto donne sole. Non è andata troppo bene però a tre individui, a quanto pare sudamericani, che sono stati messi in fuga dalla loro vittima predestinata in quel di San Donato ed ora sono ricercati dai carabinieri. Poco dopo le 10 del mattino di lunedì 18 giugno, la donna è uscita da un supermercato: pare che la signora avesse appena prelevato dal bancomat, quindi non è escluso che i truffatori l’abbiano tenuta d’occhio. Neanche il tempo di accomodarsi in auto e la malcapitata è stata avvicinata da uno sconosciuto, descritto come un 40enne dai tratti sudamericani, che ha cercato di attirare la sua attenzione. «Guardi signora – le avrebbe detto – le sono caduti degli spiccioli», indicando alcune monete a terra davanti alla portiera. Per tutta risposta, però, la donna ha affermato che quelle monete non le appartenevano e si è chiusa nell'abitacolo. Quando l’uomo si è avvicinato con insistenza, forse per tentare di aprire la portiera, la signora si è messa ad urlare, minacciando che avrebbe chiamato i carabinieri, come poi ha fatto. Colto di sorpresa, il truffatore non ha potuto fare altro che salire su un’auto, una Seat Ibiza scura dove lo attendevano altre due persone, e fuggire a tutto gas. Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di San Donato, cui la mancata vittima è stata in grado di comunicare il parziale numero di targa dell’auto. Le ricerche immediate non hanno purtroppo dato risultati, ma le indagini proseguono.
Redazione Web

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo.