Scuole, Regione Lombardia approva la proposta di verticalizzazione della giunta Checchi: San Donato avrà 3 poli

La Regione ha deciso: le scuole di San Donato saranno organizzate su tre poli. La proposta di verticalizzazione auspicata dall’Amministrazione comunale e dalla stragrande maggioranza dei cittadini sandonatesi, inizialmente respinta dalla Provincia, è stata invece approvata a palazzo Lombardia.

La questione negli ultimi mesi aveva infuocato il dibattito: tra le proposte della nuova organizzazione, necessaria a causa della legge 111/2011 sul dimensionamento scolastico, ne figuravano infatti alcune considerate inaccettabili dai più, quali la suddivisione in due maxi istituti comprensivi da oltre 1500 alunni ciascuno, difficilmente gestibili, o addirittura la scissione della scuola media De Gasperi in due istituti con presidenze separate.
Lo schema approvato, invece, prevede di ripartire le 14 scuole del territorio in due istituti comprensivi (con materne, elementari e medie) e un circolo didattico (senza le medie). 
Il primo comprensivo (circa 1100 alunni) sarà formato dalla scuola dell’infanzia Rodari, dalle primarie Matteotti e Mazzini e dalla media De Gasperi.
Simile per numeri sarà il comprensivo che comprenderà dalla scuola dell’infanzia di via Martiri di Cefalonia (inclusa la sede distaccata di Bolgiano), la primaria D’Acquisto e la media Galilei.
Rimarrà senza scuola media, invece, il circolo didattico composto dagli 801 alunni dal plesso di via Greppi (infanzia e primaria), dalla Calvino di Poasco (infanzia e primaria) e dall’Arcobaleno (infanzia) e dalla King (primaria) di via Di Vittorio. 
«Eravamo fortemente convinti che lo schema da noi delineato fosse il migliore attuabile in città - 
ha dichiarato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Chiara Papetti -; per questo lo abbiamo sostenuto con forza. Fortunatamente, con i genitori e gli insegnanti prima e successivamente con le istituzioni provinciali e regionali, siamo riusciti a instaurare un dialogo costruttivo che ha consentito di concretizzare il fine che ci eravamo posti». 
Uno schema in grado di rispondere compiutamente alle esigenze delle famiglie, garantendo la qualità e il buon funzionamento del sistema scolastico, nel pieno rispetto della continuità didattica e della razionalizzazione delle spese: le presidenze, infatti, da 4 diventeranno 3, nel rispetto della logica di spending review.
Francesca Tedeschi