Si tuffa nel Lambro con la droga: pusher “ripescato” e tratto in arresto a San Donato

L’uomo, un marocchino 30enne, non è riuscito a raggiungere la sponda opposta a causa dell’acqua alta. Prima aveva gettato in acqua mezzo chilo di eroina, poi recuperata

Nel pomeriggio di venerdì 5 marzo i Carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese hanno arrestato un marocchino 31enne domiciliato a Milano e pluripregiudicato. I militari, mentre transitavano sulla Paullese all’altezza dell’intersezione con via Fiume Lambro, hanno intimato l’alt ad una Fiat Panda risultata intestata ad un prestanome. Il passeggero, per sottrarsi al controllo, è sceso in tutta fretta dal veicolo ed è fuggito a piedi nella boscaglia per poi immergersi nel fiume Lambro. Non riuscendo tuttavia a raggiungere l’altra sponda per via dell’acqua alta, è tornato verso il capo equipaggio che lo aveva inseguito fin lì e si è fatto aiutare ad uscire dall’acqua, consegnandosi di fatto a lui. I Carabinieri hanno notato altresì che, durante l’immersione, il nordafricano aveva gettato in acqua un involucro contenente un panetto di eroina di 525 grammi, poi successivamente recuperato e sottoposto a sequestro. Nel frattempo, invece, l’uomo alla guida della Panda ha ripreso la marcia ed ha imboccato la Tangenziale Est in direzione Bologna, finendo contro un tir all’altezza del cavalcavia in via Bagnolo Sorigherio, motivo per cui ha deciso di abbandonare l’autovettura e proseguire la fuga a piedi, facendo perdere le proprie tracce nei campi limitrofi. Il pusher, arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illecita di stupefacenti, è stato tradotto presso la casa circondariale di Milano San Vittore, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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