Spacciatore “itinerante” arrestato dai carabinieri di San Donato

Il 25enne marocchino prendeva appuntamento con i clienti e consegnava loro le dosi “a domicilio”

L’uomo non era mai stato arrestato prima, quindi risultava incensurato

Prendeva appuntamento con i suoi clienti del Sudmilano servendosi di 2 cellulari e poi, una volta stabilito il luogo dell’incontro, si recava da loro, per cedere la dose di stupefacente pattuita e ritirare il denaro. S.M., 25enne marocchino, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di San Donato, che gli stavano addosso da tempo. Il giovane potrebbe essere definito uno spacciatore “a domicilio”, poiché non erano i clienti a recarsi da lui, ma esattamente l’opposto. Il 25enne compariva come un’ombra ai lati della strada o nei pressi di parchi e zone verdi, vendeva la sua merce e poi spariva senza lasciare traccia. I carabinieri sospettano che il maghrebino avesse adottato questo tipo di tecnica proprio per rendere più difficile la sua individuazione, ma i militari sandonatesi sono comunque riusciti ad acciuffarlo. Grazie ad una “soffiata”, le forze dell’ordine erano riuscite a scoprire che, nei giorni scorsi, S.M. sarebbe giunto a San Donato per incontrare un cliente, così hanno dismesso i colori di istituto e si sono messi alle sue calcagna. Come sospettato, dopo una breve attesa il pusher è comparso, ha concluso il suo affare ed è ripartito. Purtroppo i carabinieri non sono riusciti ad arrestarlo subito in flagranza di reato, così hanno deciso di continuare a seguirlo dalla distanza, giungendo così fino a Pieve Emanuele, dove il marocchino ha incontrato altri 2 clienti. A quel punto i militari sono intervenuti, proprio nel momento in cui stava avvenendo la cessione della droga, ed hanno arrestato il malvivente, provvedendo altresì a segnalare alla Prefettura i suoi acquirenti. Addosso a S.M., risultato incensurato, a riprova che la sua tecnica era fino ad allora risultata vincente, i carabinieri hanno rinvenuto 7 confezioni contenenti varie palline di cocaina, tutte di differente peso e dimensioni, 1000 euro in contanti e 2 cellulari. Per lui si sono aperte le porte del carcere di San Vittore.
Redazione Web