San Giuliano: accusa la polizia locale di averlo aggredito, ora il Comune gli chiede i danni

L’Ente si è costituito parte civile nei confronti di un cittadino che aveva accusato ingiustamente due agenti di polizia locale, denunciandoli ai carabinieri. L’uomo è ora imputato in un procedimento per calunnia

Aveva accusato due agenti della polizia locale di San Giuliano di averlo aggredito, ma ora si trova imputato in un procedimento penale per calunnia e il Comune gli chiederà i danni. L’Amministrazione comunale sangiulianese ha infatti annunciato di essersi costituita parte civile nel corso del procedimento penale N.3287/2018, in corso davanti la procura della Repubblica presso il Tribunale di Lodi nei confronti di un cittadino. È stata infatti accolta la tesi dell'Ente che ha ritenuto doveroso intraprendere tutte le iniziative finalizzate a tutelare la propria immagine e la propria onorabilità, nella sua qualità di datore di lavoro che intende basare la propria azione sulla corretta amministrazione dei rapporti con il personale e sulla salvaguardia della serenità degli ambienti di lavoro, come ad esempio quello della polizia locale, dove gli operatori sono esposti anche al rischio di subire denunce infondate e calunniose. Nei mesi scorsi, infatti, la polizia locale era intervenuta per sedare una lite tra vicini di casa: una delle persone coinvolte aveva accusato gli agenti di averlo minacciato con atteggiamenti violenti, presentandosi addirittura dai carabinieri per denunciarli. Ora, però, lo stesso sangiulianese si trova imputato per il reato di calunnia. Da qui la decisione del Comune di costituirsi parte civile. «Abbiamo ritenuto che fosse l'occasione adatta - commenta il sindaco, Marco Segala - per rinnovare concretamente la vicinanza dell'Ente ai propri lavoratori quando risultano vittime di azioni deprecabili, nell'esercizio del proprio dovere. È inconcepibile che accadano episodi simili ed è quindi doveroso da parte nostra esercitare, nelle sedi e nei modi previsti dall'ordinamento giurisdizionale, le facoltà e i diritti che contribuiscano a far emergere quelle responsabilità che la legge deve accertare e perseguire. Così, in effetti, abbiamo deciso di fare e attendiamo fiduciosi il pronunciamento, riponendo grande fiducia nel lavoro della Magistratura».
Redazione Web

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