Peschiera, dopo 80 anni l’intitolazione di un luogo a Norma Cossetto Medaglia d’Oro della Repubblica Italiana suscita ancora polemica?

Partito Democratico: «Doveroso, un nome condiviso che abbia un riconoscimento ampio e non sia riferimento di una sola frazione, o deciso esclusivamente dalla maggioranza»

Norma Cossetto

Norma Cossetto

«I gruppi consiliari di Peschiera Riparte e del Partito Democratico hanno presentato una mozione per chiedere all’Amministrazione Moretti di regolamentare il processo di scelta di figure significative a cui intitolare gli spazi pubblici e di impegnarsi – fanno sapere le due formazioni di minoranza peschieresi con un comunicato congiunto -, inoltre, a garantire che tali figure siano scelte attraverso un percorso partecipativo e non “a colpi di maggioranza”. I gruppi consiliari di Lega e Fratelli d’Italia hanno, infatti, presentato nelle scorse settimane due proposte di intitolazione di luoghi pubblici – l’area cani di San Bovio e l’auditorium della biblioteca comunale – individuando direttamente dei nomi, senza prevedere alcun processo di coinvolgimento dei cittadini. Peschiera Riparte – continua il comunicato stampa - è convinta che l’intitolazione di luoghi pubblici sia uno strumento importante di memoria, ma ritiene fondamentale che alla scelta del nome si arrivi con un percorso di partecipazione ampia, altrimenti il rischio è che il nome resti solo una scritta su una targa. Negli ultimi anni sono state molte le intitolazioni, tutte frutto di percorsi condivisi con ragazzi e insegnanti delle scuole, con associazioni del territorio e gruppi di cittadini: tra queste le vie a Lea Garofalo e Annalisa Durante, i parchi a Giuseppe Di Matteo, Renata Fonte, ai martiri dell’olocausto, alle vittime delle foibe e ad Angelo Poletti, la pista ciclabile a Gino Bartali, l’albero della legalità a Giuseppe Tallarita». La richiesta politica non fa una grinza, è del tutto legittima, e se la sensibilità della sinistra è cambiata in questi anni merita certamente una discussione nel parlamentino cittadino. La tempistica e assai sospetta però, dato che la reazione della minoranza non è intervenuta col deposito della Mozione della Lega che chiedeva la posa di una targa commemorativa nell’area cani di San Bovio intitolata alla dottoressa Viviana Crotti (24 novembre 2022), ma bensì pochi giorni dopo la Mozione di Fratelli d’Italia che chiedeva l’intitolazione dell’Auditorium a Norma Cossetto (3 gennaio 2023). Passi per il Partito Democratico, ma Peschiera Riparte ha amministrato per 65 mesi decidendo a “colpi di maggioranza”, il percorso che dovevano seguire le intitolazioni, senza mai condividere nulla con il Consiglio comunale, avrebbe fatto bene a non fare dichiarazioni del genere. Ricordiamo ai lettori il muro alzato in Consiglio comunale dai membri di Peschiera Riparte in seguito alla richiesta di Forza Italia di intitolare un luogo toponomastico ai Martiri delle Foibe, culminato nella bocciatura della richiesta  con motivazioni ridicole. Dedica “parziale” avvenuta qualche tempo dopo per l’indignazione dell’opinione pubblica quando l'amministrazione Molinari intitolò il Parco di via veneto alle Vittime delle Foibe: «Vittime perché sono scivolate da sole nelle cavità carsiche», ebbe a commentare ai tempi, l’esule, scrittore, Piero Tarticchio. È paradossale assistere alle richieste di Peschiera Riparte che ha guidato la peggiore amministrazione comunale degli ultimi 50 anni in termini di partecipazione, negando sistematicamente ogni confronto e non discutendo neanche petizioni popolari sottoscritte da oltre 1000 firme: coerenza zero. «Il Partito Democratico ritiene doveroso attuare un percorso di partecipazione collettiva che porti all’individuazione di un nome condiviso per l’intitolazione dei luoghi pubblici – continua la nota stampa congiunta dei due gruppi di opposizione -, siano essi chiusi come ad esempio l’auditorium della biblioteca, o aperti come possono essere parchi, piazze, aree cani. Un nome che sia legato anche al territorio, alla sua storia, alla sua cultura che abbia un riconoscimento ampio e non sia riferimento di una sola frazione, o deciso esclusivamente dalla maggioranza. La città e i suoi luoghi appartengono infatti a tutti i cittadini e non solo alla maggioranza che governa. Riteniamo utile, quindi, regolamentare questo processo decisionale, che deve svilupparsi attraverso il coinvolgimento di scuole e associazioni del territorio e dare così vita ad un percorso partecipativo che chiami in causa la cittadinanza. La richiesta è di discutere la mozione prima di quelle presentate dai due gruppi consiliari di maggioranza, in modo tale da definire delle regole comuni che vadano nel senso di un sempre maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle scelte e nella vita democratica della nostra Peschiera». La Mozione consiliare che chiede l’intitolazione del’Auditorium della Biblioteca comunale  alla memoria di Norma Cossetto alla quale, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha concesso la Medaglia d’Oro al Merito Civile non può essere ridotto a “riferimento di una sola frazione”.  Ricordare la figura di Norma Cossetto nell’80esimo anniversario del suo Martirio che rappresenta il dramma di un popolo, e la violenza subita contro le donne, purtroppo sempre  attuale,  non significa sminuire o cancellare altri fatti storici, ma semplicemente fare opera di giustizia. Nel 2023 non ci possono essere scuse  per non votare questa Mozione. Martire dell’etnicidio che nel 1943 e nel 1945 sconvolse le aree dell’adriatico orientale. Per troppi anni questa storia è stata volontariamente dimenticata e nascosta. Ora possiamo ridare giustizia non solo a chi ha subito la violenza ma a tutta l’Italia che merita di conoscere, per non dimenticare e per evitare che, ovunque, si ripetano fatti simili, come quelli successi a durante e dopo la seconda guerra mondiale in Istria Fiume e Dalmazia. L’Auditorium della Biblioteca comunale assunto come simbolo, un messagio lasciato come eredità a tutti gli studenti che come la giovane studentessa Istriana studiano ogni giorno per finire il proprio percorso accademico. La figura di Norma Cossetto assunto come simbolo della lotta contro la violenza delle donne.  Nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943 venne portata in un edificio, spogliata e legata ad un tavolo, fu ripetutamente violentata da diciassette aguzzini, e dopo giorni di sevizie viene gettata nuda nella foiba di Villa Surani. La figura di Norma Cossetto assunta come ambasciatrice di pace, oggi che dopo tanti anni in quelle terre non ci sono più confini grazie ai trattati europei. Per non farne un ennesimo caso di strumentalizzazione politica, e se la richiesta delle opposizioni è veramente funzionale alla stesura di un regolamento e non nasconde motivazioni ideologiche, sarebbe edificante e etico votare all’unanimità questa Mozione, e solo dopo avviare un percorso condiviso per l’approvazione di un regolamento per l’intitolazioni di luoghi comunali per il futuro. Atto mai proposto nelle precedenti amministrazioni. Un altro regolamento importante che manca è quello per l’assegnazione della cittadinanza onoraria. Peschiera Borromeo è ancora in attesa della consegna della Cittadinanza Onoraria a Liliana Segre ed a Egea Haffner decisa nel consiglio comunale del 17 dicembre 2019 con un voto all’unanimità.
Giulio Carnevale