Bus sequestrato sulla Paullese, Adam e Ramy sono cittadini italiani

Il loro gesto, definito dal Capo dello Stato «di alto valore etico e civico» è stato formalmente premiato sabato nel comune di Crema

Adam e Ramy

Era il 20 marzo scorso quando Ousseynou Sy, autista senegalese di quarantasei anni in servizio presso le Autoguidovie di Crema, cercò di sequestrare un pullman con a bordo 51 studenti  dopo averlo dato alle fiamme mentre si trovava sulla strada Paullese all’altezza di Peschiera Borromeo l’intento del folle gesto era condurre il mezzo all'areoporto di Linate e compiere una strage forse ancora maggiore per “vendicare” i morti in mare nel canale di Sicilia.
L’attentato fu sventato grazie alla prontezza di alcuni ragazzini che riuscirono a far pervenire la notizia dell’incombente pericolo alle Forze dell’Ordine. Oggi quei piccoli eroi, Adam El Hamami e Ramy Shehata, di origine rispettivamente marocchia ed egiziana, sono a tutti gli effetti cittadini Italiani. Il conferimento, premio per il loro gesto provvidenziale, è avvenuto sabato 27 luglio presso il comune di Crema, alla presenza del sindaco Stefania Bonaldi, del Prefetto di Cremona, Vito Danilo Gagliardi, del vicario del Questore di Cremona, Guglielmo Toscano, e del comandante provinciale dei carabinieri Marco Piccoli.

La proposta di concessione della Cittadinanza era stata accompagnata da una relazione del Ministro dell’Interno Matteo Salvini nel quale si leggeva: «Ritengo che i giovani abbiano reso eminenti servizi al nostro Paese, per aver contribuito, con il proprio gesto di alto valore etico e civico, a sventare la tentata strage». L’iter burocratico è ora terminato e i due ragazzi hanno già inoltrato all’Anagrafe la richiesta per ottenere la Carta di Identità Italiana.
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