Al Policlinico di San Donato un’apparecchiatura diagnostica tra le più avanzate al mondo

Si tratta della macchina per la Tomografia Computerizzata a conteggio di fotoni che in Italia conta solo 2 esemplari e 70 in tutto il mondo

«Abbiamo la concreta possibilità di mettere a disposizione dei nostri pazienti una macchina che, grazie alla sua capacità di fornire immagini ad alta risoluzione e contrasto, migliora la diagnosi e il monitoraggio di diverse malattie». Così il dottor Pietro Spagnolo, responsabile del servizio di Tomografia Computerizzata Cardiovascolare presso l’IRCCS Policlinico San Donato, ha commentato una importante novità che riguarda il nosocomio sandonatese. Presso il presidio ospedaliero, infatti, è arrivata una macchina di ultimissima generazione per la tomografia computerizzata a conteggio di fotoni (Photon Counting Computed Tomography, PCCT). L’apparecchiatura è stata montata, collaudata e testata e sarà in funzione dal mese di giugno. 

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L’ospedale di San Donato è tra le poche strutture al mondo a disporre di questa tecnologia avanzata. Sono solo 2 le PCCT in Italia, 30 in Europa e 70 nel mondo. La capacità di rilevare l’energia dei fotoni permette alla PCCT di distinguere tra diversi tipi di tessuti e materiali con estrema precisione, migliorando, ad esempio, il rilevamento di calcoli renali o di placche nelle arterie. I vantaggi della nuova tecnologia si misurano anche nella potenziale capacità di riduzione della dose di radiazione necessaria per l’acquisizione dell’immagine, grazie alla sua elevata efficienza quantica e all’eliminazione del rumore elettronico. 

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«L’obiettivo è quello di rendere la tecnologia PCCT sempre più accessibile e utilizzabile in un’ampia gamma di applicazioni clinicheconclude il dottor Spagnolo -. La PCCT avrà un impatto significativo sulla pratica medica nel prossimo futuro e noi, qui all’IRCCS Policlinico San Donato, siamo un attore fondamentale dell’evoluzione della ricerca e delle sue applicazioni cliniche».