San Donato Milanese al via il progetto di “Sicurezza Partecipata”

Il Partito Democratico ha annunciato il progetto di “Sicurezza Partecipata” che prevende anche l’introduzione del controllo di vicinato, per una San Donato più sicura

Ecco che cosa prevede il progetto di “Sicurezza Partecipata”

San Donato Milanese – La parola d’ordine per rendere maggiormente sicura la città di San Donato è “sinergia”. Non solo tra Amministrazione e forze dell’ordine, ma altresì tra residenti e Polizia. Per questo motivo il Partito Democratico, alla guida del Comune, ha annunciato il via libera al progetto di “Sicurezza Partecipata” che rafforzerà il controllo del territorio. Cosa prevede questo progetto? Presidio e pattugliamento del territorio, videosorveglianza, informazione e prevenzione, controllo di vicinato e cittadini organizzati, potenziamento dell’illuminazione pubblica. In sintesi, misure integrate che vedono la collaborazione determinante tra cittadini, Forze dell’Ordine e Amministrazione Comunale.

«Il tema della sicurezza nelle nostre città – ha comunicato il Partito Democratico di San Donato Milanese - è sempre attuale, ma quando ci si avvicina alla campagna elettorale, come nel nostro caso, ecco che i toni si alzano e le parole, spesso anche fuori luogo, prendono il sopravvento. Per quanto i dati delle Forze dell’Ordine dicano che sono in calo i reati di micro criminalità, resta alta la percezione di insicurezza che attraversa i cittadini, ma questo è un dato diffuso e comune. Noi, su una cosa vogliamo essere chiari: la risposta alla cittadinanza in tema di sicurezza non può essere quella di alimentare e amplificare, il più delle volte in modo esagerato, gli effetti delle azioni delittuose che purtroppo accadono. Diversi sono gli strumenti per garantire più sicurezza a coloro che abitano e frequentano la nostra città, ma un elemento è determinante: la sinergia con le Forze dell'Ordine. E a questa sinergia dobbiamo affiancare un progetto di politiche integrate che rafforzi i legami tra istituzioni, cittadini e territorio in modo da fare fronte comune nei confronti di un fenomeno che attraversa, in modo indistinto, le nostre comunità».


«Questa Amministrazione ha investito molto nel potenziamento della sicurezza»

In tema di sicurezza, è importante analizzare i dati in riferimento al 2016. Come ha sottolineato il Pd, la Polizia Locale nel 2016 ha incrementato gli sforzi, quindi il progetto di “Sicurezza Partecipata” è un potenziamento di un’attività già avviata negli scorsi anni: «Per quanto riguarda i pattugliamenti – prosegue il Partito Democratico - sono stati effettuali più di 4mila pattugliamenti, 72 ore settimanali di “attività su strada”, 108mila Km percorsi. E’ stato attivato il “Targa System Mobile” il sistema di riconoscimento delle targhe. 191 sono stati i controlli nei mercati e 241 i posti di blocco.

Sulla videosorveglianza, sfatiamo le false informazioni che vengono fatte circolare ad arte: il corretto funzionamento delle telecamere è costantemente monitorato, ed è proprio grazie al monitoraggio continuo che nel corso di questi anni, sono stati effettuati numerosi interventi di ripristino e riposizionamento degli impianti, oltre che il ripristino dei collegamenti in fibra ottica con la centrale operativa. Inoltre con il progetto “San Donato Sicura” è stata ampliata la rete sia di telecamere di videosorveglianza che di fibra ottica andando a coprire nuove zone.

A questo si aggiunga che nel bilancio che andrà in approvazione a giorni vi sono le risorse per installare le telecamere ai varchi di entrata/uscita della città. Per quanto riguarda l’illuminazione è stata avviata la revisione e l’implementazione degli impianti che ricordiamo sono soggetti ad un contatto 30ennale sottoscritto dalla precedente amministrazione e che ha vincoli stringenti non semplici da superare. Nei prossimi mesi si darà comunque riscontro alle segnalazioni fatte dai cittadini per illuminare meglio alcune zone della città.

La sicurezza passa anche attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini, per questo sono stati promossi incontri pubblici tra la cittadinanza e le forze dell’ordine, tra gruppi di cittadini e/o comitati direttamente con l’Arma dei Carabinieri ed ancora incontri promossi per informare e prevenire truffe telefoniche, furti e scippi. Ma c’è un passaggio in più che si sta facendo ed è quello della “sicurezza residenziale” una delle buone pratiche di cittadinanza attiva, già diffusa in molti Comuni, che la nostra Amministrazione sta introducendo anche nella nostra città. Prevede che i cittadini e i commercianti collaborino, attraverso la mediazione dell’Amministrazione, per introdurre in città il “Controllo di Vicinato” una nuova modalità di controllo del territorio e di segnalazione alle forze dell’Ordine dei reati nelle zone di propria residenza. 

Nessuno vuole negare che nel nostro territorio, come peraltro in altri, i reati ci siano, ma affermare che questa Amministrazione non ha fatto nulla per contrastare i reati di microcriminalità che colpiscono direttamente ognuno di noi, è dichiarare il falso e quanto sopra riportato lo dimostra».