Peschiera Borromeo, il Comune risarcisce i danni subiti da alcuni cittadini a causa delle pessime condizioni delle strade: erogati oltre 2.000 €

Un segnale della necessità di migliorare la manutenzione stradale per prevenire ulteriori incidenti. Scopri cosa fare per richiedere al Comune il risarcimento dei danni subiti in caso di sinistro.

Il Comune di Peschiera Borromeo si è trovato recentemente a dover liquidare una serie di risarcimenti per sinistri stradali avvenuti nel territorio comunale, alcuni dei quali risalenti a diversi mesi fa. Le determinazioni ufficiali riportano che l'amministrazione ha dovuto sborsare complessivamente oltre 2.000 euro per coprire i danni subiti dai cittadini a causa delle condizioni del manto stradale in diverse vie della città.

Le vie interessate e gli importi dei risarcimenti

  1. Via Archimede - 2 gennaio 2024: Il primo risarcimento riguarda un incidente avvenuto il 2 gennaio 2024 in Via Archimede, dove un cittadino ha subito danni al proprio veicolo a causa di una buca non segnalata. Dopo una lunga attesa, il Comune ha deliberato il pagamento di 600 euro il 27 agosto 2024. (Lettera a 7giorni pubblicata il 4 gennaio 2024)

  2. Via Milano - 22 aprile 2024: Un secondo incidente si è verificato il 22 aprile 2024 in Via Milano. Anche qui, la presenza di una buca ha provocato danni a un veicolo, per i quali il Comune ha riconosciuto un risarcimento di 292,01 euro, autorizzato il 27 agosto 2024.

  3. Via Archimede - 20 dicembre 2023: Un ulteriore sinistro è stato registrato in Via Archimede il 20 dicembre 2023. Il danno subito da uno scooter è stato risarcito con 347 euro dopo quasi otto mesi, con il pagamento autorizzato il 27 agosto 2024.

  4. Via Manzoni - 15 gennaio 2024: Un altro caso riguarda un sinistro avvenuto il 15 gennaio 2024 in Via Manzoni, dove un'automobile ha subito danni per una buca non segnalata. La somma risarcita è stata di 400 euro, liquidata sempre il 27 agosto 2024.

  5. Via Machiavelli - 10 febbraio 2024: Un sinistro registrato il 10 febbraio 2024 in Via Machiavelli ha comportato un risarcimento di 350 euro per i danni subiti da un veicolo, autorizzato il 27 agosto 2024.

  6. Via Dante - 5 marzo 2024: Infine, il 5 marzo 2024, un veicolo ha subito danni in Via Dante, con un risarcimento di 341 euro deliberato il 27 agosto 2024.

La cattiva manutenzione delle strade: un rischio per la sicurezza

Oltre ai danni materiali ai veicoli, la cattiva manutenzione delle strade rappresenta un pericolo molto più grave per la sicurezza degli utenti. Basti pensare che le buche e le irregolarità del manto stradale non solo possono danneggiare automobili e motocicli, ma sono spesso causa di incidenti che mettono in pericolo la vita delle persone. In casi estremi, un sinistro dovuto a una buca mal segnalata o non riparata può provocare gravi lesioni o addirittura risultare fatale.

Il disincentivo alla denuncia: una trafila burocratica scoraggiante

Un altro aspetto preoccupante emerso da questa situazione è il crescente disincentivo tra i cittadini a denunciare i danni subiti. Molti residenti di Peschiera Borromeo, infatti, scelgono di non segnalare gli incidenti stradali dovuti alle cattive condizioni delle strade, scoraggiati dalla complessa trafila burocratica necessaria per ottenere un risarcimento. La procedura, che richiede la presentazione di numerosi documenti, spesso include anche la buona pratice di attendere l'intervento delle Forze dell'Ordine per la constatazione del sinistro, un'operazione che può richiedere ore.

Questo scoraggiamento porta molti a rinunciare del tutto alla denuncia, preferendo accollarsi personalmente i costi della riparazione piuttosto che affrontare un lungo iter burocratico senza certezza di risultato. La conseguenza diretta è che il numero di sinistri ufficialmente denunciati potrebbe rappresentare solo una parte del problema reale, con molti casi che rimangono nascosti e non vengono mai risolti.

Lentezza delle procedure e l'obbligo di risarcimento del Comune

Quanto emerso da queste determinazioni evidenzia una problematica non indifferente: la lentezza con cui vengono gestite le pratiche di risarcimento. I cittadini coinvolti in questi sinistri hanno dovuto attendere mesi, anche bove, per vedere riconosciuti i loro diritti e ricevere il risarcimento dovuto.

Ma perché il Comune è tenuto a pagare? Secondo la legge italiana, gli enti locali sono responsabili della manutenzione delle strade pubbliche e, in caso di negligenza, devono rispondere per i danni causati ai cittadini. Questo obbligo trova fondamento nella polizza di responsabilità civile verso terzi (RCT), stipulata dall'ente con una compagnia assicurativa. Quando un cittadino subisce un danno a causa delle condizioni delle strade, ha il diritto di richiedere un risarcimento, che viene valutato e, se riconosciuto legittimo, liquidato dal Comune, spesso attraverso la propria assicurazione.

Il costo per la collettività

Sebbene gli importi singoli possano sembrare modesti, il costo complessivo per la collettività non è trascurabile. La somma totale di 2.330,01 euro erogata dal Comune di Peschiera Borromeo per questi sei sinistri rappresenta non solo un peso economico, ma anche un segnale della necessità di migliorare la manutenzione stradale per prevenire ulteriori incidenti e relative richieste di risarcimento.

È imperativo che l’amministrazione prenda provvedimenti per ridurre il tempo necessario alla risoluzione delle pratiche e, soprattutto, per garantire che le strade siano sicure e in buone condizioni, evitando così che ulteriori risorse pubbliche vengano spese per coprire danni evitabili e, più importante ancora, per proteggere la vita e la sicurezza degli utenti della strada. Allo stesso modo, è necessario semplificare le procedure di denuncia, in modo che tutti i cittadini possano far valere i propri diritti senza dover affrontare barriere burocratiche scoraggianti.

Cosa fare per ottenere un risarcimento in caso di sinistro in seguito allo stato delle strade?

Le mancate  manutenzioni stanno creando non pochi problemi agli utenti della strada. Buche stradali e marciapiedi dissestati creano situazioni di pericolo continuamente. Assicurare i propri mezzi contro glie venti atmosferici naturali è buona prassi.

Ma in caso di gravi danni alle persone e ai mezzi chi è il responsabile al quale chiedere i danni?

Secondo l’art. 2051 del Codice Civile, ognuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito. Ciò vuol dire che la legge prevede una “presunzione” di responsabilità: il soggetto che ha in custodia la cosa ha l’obbligo di vigilare in modo che essa non arrechi danni ad altri.  Quindi le strade ed i marciapiedi sono sotto l'obbligo di tutela da parte delle amministrazioni pubbliche che ne sono le dirette responsabili. L'art. 2051, sottolinea che il risarcimento del danno è dovuto solo se il cittadino dimostra di “aver proceduto sempre con la massima attenzione” e, nel caso del pedone, con “scarpe adatte” che non amplifichino il danno. In altri termini, se camminavi sbadatamente con i tacchi alti, il danno non si prospetta.

Se il danno al vostro veicolo è causato da una buca, che è stata segnalata all’Amministrazione competente, che quindi pur sapendolo non è intervenuta  tempestivamente a interdire la circolazione in quel tratto di strada o non ha apposto un segnale di pericolo in prossimità della stessa, se si dimostra di aver rispettato il Codice della strada(velocità, precedenze, svlte, senso unici ecc.ecc.), è responsabile il custode della strada, che dovrà risarcire l’utente della strada.

Se il danno riportato è stato causato da un comportamento avventato, come esempio non seguire le indicazioni che riportino il cartello “Pista ciclabile chiusa per impraticabilità, attenzione pericolo”, o per aver attraversato la strada in un tratto dove non era consentito, non avreste diritto a nessun risarcimento (vale comunque la pena di chiedere sempre un parere al vostro legale di fiducia).

Nel 2018 il Comune di Peschiera Borromeo dopo una lunga battaglia legale esempio, è stato obbligato dalla magistratura a risarcire del danno un pedone caduto di sera in un tombino che non aveva il coperchio, in seguito ad un furto avvenuto nei giorni precedenti. Poiché i giudici hanno riconosciuto la mancata custodia diligente da parte dell’Ente.

Cosa fare in caso di sinistro stradale?

Se pensate che il sinistro sia dovuto alla mancata diligente custodia dell’Ente che ha incarico quel tratto di strada o di marciapiede, ecco quindi i consigli su come procedere:

Cercate i testimoni
Se non avete neanche un testimone, sarà più difficile vincere la causa, per quanto possiate avere ragione. Sebbene possa sembrare assurdo, è la prima cosa da fare: se qualcuno vi ha assistito al sinistro, chiedete i suoi dati in modo da invitarlo a deporre per l'eventuale causa di risarcimento.

Fotografate il punto dove siete caduti o dove avete fatto l'incidente col vostro mezzo di trasporto
Fortunatamente con i cellulari di oggi si ha sempre una fotocamera a disposizione. Cercate di fare più foto possibili, nel punto esatto della caduta, su tutta la strada (nel caso ci siano altre buche o dissesti stradali) ed eventuali danni fisici e/o materiali. Stando ben attenti a fare inquadrature anche a campo lungo che riprendano le mancate segnalazioni di pericolo.

Chiamate sempre le autorità
Se il problema stradale è parecchio grave, le autorità arriveranno per intervenire ed impedire eventuali danni ad altre persone. Le forze dell'ordine redigeranno un verbale che servirà come prova nell'atto di risarcimento danni al Comune o comunque al responsabile della manutenzione di quel tratto di strada. Potete far erichiesta di accesso agli atti e avere una copia di quel verbale.
Se non interviene nessuno come spesso capita in caso che non ci sia nessun ferito anche lieve, magari in orari notturni o nei festivi a causa della scarsità delle forze dell'ordine in servizio, se non avete possibilità di registrare la chiamata, annotatevi orariopreciso e chiedete la matricola e il corpo di apprtenenza dell'operatore che vi ha risposto.

Andate al pronto soccorso
Questo serve non solo per curare l'eventuale danno fisico, ma anche per avere una seconda certificazione dell'evento. Il Pronto Soccorso redigerà un atto molto importante a testimoniare i danni fisici e la causa degli stessi.

Fattura o preventivo per il danno al veicolo
Nel caso di danni materiali, conservate la fattura o l'eventuale preventivo del danno che il vostro veicolo ha subito. Sarebbe meglio farvi assistere da un legale, comunque se volete farlo da soli inviate all'ente responsabile della manutenzione stradale, tramite P.E.C. Posta Elettronica Certificata tutta la documentazione: richiesta danni che riporti il luogo, la data e le conseguenze dell'incidente e tutti gli allegati, foto, certificati medici, fatture, e quant'altro possa servire a determinare l'importo del risarcimento.

Giulio Carnevale