“Giù le mani dalle strutture scolastiche comunali”


Se anche la motivazione fosse un risparmio economico, in un Comune che ancora si definisce tale – nonostante si avvicini sempre più allo status di azienda – a maggior ragione per i servizi primari sarebbe necessario anteporre la qualità del servizio ad ogni interesse finanziario. Tanto più che, come è evidente dal rincaro dei centri estivi, non è una politica di esternalizzazione che porta giovamento alle tasche dei cittadini.
Inoltre, dare in mano ai privati tutti i nidi comunali della città potrebbe avere una conseguenza non indifferente, oltre che su qualità e controllabilità del servizio, sulla sorte dei dipendenti, condotti per mano sulla soglia di una cooperativa, passaggio non indolore per chi poteva avere la labile sicurezza di esser dipendente comunale. “Chi controllerà la qualità del servizio se la struttura comunale viene spogliata di competenze e professionalità? – continua il comunicato – Come si farà a controllare la qualità se non vi sarà neanche un nido gestito direttamente dal Comune con cui fare un raffronto?”.

E.M.