San Donato: pusher e il suo “apprendista” in manette al capolinea del metrò

I due, un italiano di 35 anni e un egiziano di 18, lavoravano in coppia. Il primo vendeva marijuana nei pressi della fermata della metropolitana, il secondo consegnava cocaina a domicilio in motorino

Sequestrato nel complesso 1kg di droga circa

Ancora un’operazione dei carabinieri contro lo spaccio di droga presso il capolinea sandonatese della metropolitana, dopo l’arresto nei giorni scorsi di un italiano di 28 anni trovato in possesso di 1kg di hashish. A finire in manette questa volta sono stati l’italiano 35enne G.M.A., residente a Rogoredo, e il 18enne egiziano I.R.S.R.S., senza fissa dimora. Gli uomini dell’Arma li hanno fermati a seguito di numerose segnalazioni, da cui poi erano scaturiti diversi appostamenti e osservazioni dalla distanza. I due agivano in coppia ed avevano ciascuno la propria “specialità”. G.M.A. giungeva da Rogoredo a San Donato in metropolitana, quindi si nascondeva nei pressi dell’area dove un tempo sorgeva il mercatino etnico e lì attendeva che i clienti gli facessero squillare il cellulare. Quindi si palesava e consegnava la dose di stupefacente, in prevalenza marijuana, che prelevava da uno zainetto opportunamente nascosto in un cespuglio. Dopo averlo fermato, i carabinieri hanno scoperto che lo zaino conteneva ben 800gr di “erba”, che gli sono stati prontamente sequestrati. Diverso era invece il modo di operare di I.R.S.R.S., che fungeva da vero e proprio pony express della droga, consegnando piccole dosi di cocaina direttamente a domicilio col suo motorino, sempre nell’area del terminal. I carabinieri sono riusciti a bloccarlo in via Kennedy al termine di un breve inseguimento e gli hanno trovato addosso circa 5gr di cocaina, in pratica l’equivalente della sua giornata di lavoro. Il 35enne G.M.A. è stato trasferito in carcere a Milano, mentre il 18enne I.R.S.R.S. è stato trattenuto presso la cella di sicurezza in attesa di essere accompagnato davanti al giudice per l’udienza di convalida.
Redazione Web