San Donato, il flash mob di Gioventù Nazionale sulla Paullese per dire No al terrorismo e alla “falsa integrazione” |Video|

Ventiquattro ore dopo il gesto terroristico, a supporto del gruppo giovanile di Fratelli d’Italia sono intervenuti anche l’Onorevole Carlo Fidanza, l’Assessore alla sicurezza regionale Riccardo De Corato e il capogruppo in Regione Franco Lucente

Mettiamo al sicuro il nostro futuro;

Mettiamo al sicuro il nostro futuro; Flash mob di Gioventù nazionale

«Chi ha armato la mano di questo psicopatico sono i sostenitori dell’immigrazione incontrollata»

Sp Paullese, 21 marzo 2019 -  In giornata si sono tenuti due manifestazione organizzate dal Gruppo giovanile di Fratelli d’Italia a cui hanno aderito i vertici regionali del partito di Giorgia Meloni. La prima alle ore 16 a Crema e la seconda alle ore 18 a San Donato Milanese. L’Assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato e il capogruppo in Regione Franco Lucente hanno supportato il flash mob di Gioventù Nazionale in tutte e due gli appuntamenti. A San Donato Milanese era presente anche l’Onorevole deputato della Repubblica Carlo Fidanza. Lo striscione che campeggiava durante gli eventi  recitava “Mettiamo al sicuro il nostro futuro”; infatti per Giuliano Polito membro dirigente di Gioventù Nazionale che insieme al segretario locale Serena Mazza hanno promosso il flash mob di protesta, questa situazione è la fotografia di come l’Italia si trovi in stato di assedio: «Se è vero che l’esecutore di quello che è accaduto ieri è sicuramente un pazzo senza credo politico o religione, senza bandiera, che non fa distinzione di etnie o nazionalità, è altrettanto vero che dietro un pazzo c’è sempre qualcuno di sano. Chi ha armato la mano di questo terrorista, criminale, psicopatico sono tutti i radical chic e buonisti sostenitori dell’immigrazione incontrollata. Sono loro quelli che hanno lavorato affinché l’Italia diventasse ricettacolo di tutta questa gente qua. Noi siamo stanchi, oggi siamo qua in meno di 24 ore dall’accaduto per dire “basta immigrazione difendiamo la nazione”».
«L’obiettivo dei flash mob - dichiara Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia - è ripensare al nostro modello di accoglienza e manifestare la necessità di una maggiore sicurezza per il nostro Paese. A Crema poi l’argomento è particolarmente sentito, visto che il sindaco Stefania Bonaldi è da sempre sulle barricate pro immigrati, a partire dalla dichiarazione di contrarietà al decreto sicurezza. Questo pomeriggio a Crema ho avuto modo di parlare anche con Remi, il ragazzino coraggioso che è riuscito a chiamare il 112 dando l’allarme: per lui e per i suoi due compagni che l’hanno aiutato ho proposto stamani il Premio Rosa Camuna e l’ho detto personalmente alle famiglie. Durante la manifestazione sulla Paullese, insieme ai giovani di Fratelli d’Italia, ho avuto modo di tornare sul luogo dell’attentato, che si trova proprio al centro del “mio” territorio, dove per quasi 10 anni ho fatto il sindaco. Abbiamo – conclude Franco Lucente - anche avuto modo di ringraziare gli eroici carabinieri, che hanno salvato la scolaresca, i vigili del fuoco, le forze dell'ordine, la polizia locale, i medici e i paramedici e tutti coloro che si sono messi al servizio degli studenti in pericolo».
L’Onorevole Carlo Fidanza ha voluto sottolineare quanto siano sati eroici i Carabinieri a risolvere una vicenda che avrebbe potuto finire in una strage, ma anche di quanto coraggiosi siano stati i ragazzi che ha hanno salvato i loro compagni: «Tutto questo apre tre punti principali da analizzare. Il primo è la mancata integrazione e di come sia stato sottovalutato il radicalismo, la follia ideologica di alcuni immigrati che se anche sono qui da tanto tempo covano. Per questo non dobbiamo abbassare la guardia. Poi il secondo punto è come poteva una persona con simili precedenti essere alla guida di un pullman che esegue un  servizio di scuola bus giornaliero. Bisogna rendere obbligatori i controlli dei casellari giudiziari di chi ha queste responsabilità. Il terzo punto è la questione della cittadinanza che non deve essere regalata e in questo caso deve essere tolta, un gesto simbolico ma di valore».
L’Assessore Riccardo De Corato ha dichiarato che convocheranno i vertici di Autoguidovie per  far chiarezza su chi siano gli autisti dei mezzi: «Vogliamo sapere chi guida i mezzi pubblici in tutta la Lombardia»
Durante l’evento non sono mancati incitamenti e applausi (molti), fischi e parolacce (pochi) degli automobilisti di passaggio.
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