Con Expo 2015 una seconda opportunità per i detenuti lombardi

Nei 6 mesi dell’Esposizione Universale 100 carcerati saranno impegnati nei controlli e nell’assistenza ai visitatori

Folla di visitatori all'ingresso di Expo

Folla di visitatori all'ingresso di Expo

Expo 2015 si trasformerà in una opportunità di reinserimento sociale e professionale per coloro che si trovano a scontare condanne all’interno degli istituti penitenziari della Lombardia, grazie alla collaborazione con il Ministero della Giustizia. Nel corso dei 6 mesi dell’Esposizione Universale, infatti, 100 giovani detenuti 30enni, di cui 8 donne, saranno impegnati ad assistere visitatori e turisti, a partire dai tornelli di accesso all’area espositiva. Dalle informazioni alla mediazione linguistica, ogni giorno sarà dedicato a mettere in atto un percorso di reingresso graduale nella società. «Quello che questi ragazzi ci dimostrano con la loro presenza  - ha sottolineato Luigi Palmiero, funzionario del Ministero della Giustizia che sta seguendo il progetto - attiva qui nel sito espositivo è che nei momenti di crisi si può venirne fuori. 
Il criterio con il quale abbiamo scelto ogni singola persona di questo gruppo è  stata la dedizione  al miglioramento, proprio e degli altri, all’interno dell’istituto penitenziario e chi sta lavorando qui è fortemente motivato a fare ancora meglio». La multiculturalità è un elemento fondamentale della squadra di lavoro che è stata istituita, imprescindibile per un evento dove si incontrano  140 Paesi. In tal senso, la conoscenza di più lingue si rivela uno strumento particolarmente adatto a rispondere ai piccoli e grandi quesiti che possono arrivare dalle migliaia di persone che ogni giorno varcano la soglia dell’Esposizione Universale.
Redazione Web