Parco Agricolo Sud: Città Metropolitana approva l’istituzione del parco naturale; Censi: «Un dialogo tra natura e agricoltura è possibile»

La proposta approvata nel suo complesso interessa 34 dei 60 Comuni del parco e si presenta con 8 diverse aree distribuite sul territorio interessando nel suo complesso una superficie di 8.325 ettari, ovvero 17,7 % di tutto il territorio del parco.

Milano, 3 marzo 2021. Dopo un lungo iter di costruzione e condivisione con i territori e tutte le associazioni interessate alla proposta di perimetro per l’istituzione del parco naturale nel territorio del Parco Agricolo Sud Milano ai sensi della legge 394/91 e della l.r. 86/83, oggi il Consiglio metropolitano, in qualità di Ente gestore del Parco Agricolo sud Milano, ha approvato la proposta.
Il percorso sin qui fatto ha visto il confronto su posizioni anche diverse espresse da alcune parti, quali cacciatori e parte delle rappresentanze agricole, ma il territorio, nel corso della Conferenza programmatica attraverso la voce dei suoi Sindaci ha espresso a maggioranza la forte volontà di approvare la proposta di perimetro a Parco Naturale, che oggi è stata confermata con la delibera del Consiglio metropolitano.
La proposta approvata nel suo complesso interessa 34 dei 60 Comuni del parco e si presenta con 8 diverse aree distribuite sul territorio interessando nel suo complesso una superficie di 8.325 ettari, ovvero 17,7 % di tutto il territorio del parco.
La proposta di formazione del Parco naturale nel territorio del Parco agricolo sud Milano trova una sua cornice di definizione anche nel Piano Strategico di Città metropolitana attualmente vigente. Infatti il Piano Strategico di Città metropolitana prevede tra i suoi sei ambiti di policy, la sostenibilità ambientale ed i parchi, ponendo l’ambiente e l’agricoltura al centro di un percorso finalizzato alla tutela e valorizzazione dei territori per le generazioni future.
La proposta elaborata, in relazione alle finalità ed obiettivi oltreché ai divieti, ha posto particolare attenzione alla natura del territorio agricolo del parco, facendo in modo che gli stessi non vadano ad intercettare negativamente le esigenze di chi opera all’interno dei territori agricoli e riprendendo anche diversi contenuti già oggi vigenti nel parco, presenti nel Piano Territoriale di Coordinamento e negli obiettivi della legge istitutiva.
Dichiara, Arianna Censi, la VIcesindaca metropolitana: «Un dialogo attento tra natura e agricoltura è possibile, le nuove politiche ambientali ed agricole possano favorire tali processi. È il momento di scelte strategiche importanti e la Città Metropolitana sarà garante del processo nel rispetto della vocazione dei territori, compresa la vocazione agricola».