I Corvidi, i più grossi passeriformi della famiglia dei Corvidae

La modifica dell'habitat originario modifica anche i comportamenti dei corvidi

Cornacchia Grigia

Cornacchia Grigia

In questo articolo parlerò dei corvidi, che sono i più grossi passeriformi della famiglia dei Corvidae; ecco alcune specie:
Corvo imperiale (Corvus corax) è tutto nero, originario delle Alpi e Prealpi;  Corvo nero (Corvus frugilegus) vive in  Europa meridionale, sverna in pianura; Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus), vive sulle Alpi e Prealpi, tutto nero, becco giallo e zampe arancio; Gracchio corallino (Pirrhocorax pyrrhocorax), tutto nero, becco rosso e zampe arancio, vive sui monti.
Cornacchia nera (Corvus  corone) tutta nera, vive in montagna, collina e pianura; Nocciolaia (Nucifraga caryocatactes) vive su Alpi e Prealpi, colore marrone con punti chiari; Ghiandaia (Garrulus glandarius) vive nell’areale della collina e della  pianura, livrea marrone-grigiastra con ali azzurre e coda nera; Taccola (Coleus monedula) vive  in pianura, di colore grigiastro;  Cornacchia grigia (Corvus cornix) vive in collina e pianura, di colore nero e grigio; Gazza (Pica pica) vive in pianura, livrea nera e bianca.
Vorrei approfondire le ultime due specie elencate perché  frequenti e stanziali nelle nostre zone. Personalmente le ho viste e fotografate nei nostri parchi e giardini, sugli alberi, sui tetti delle case e  sulle antenne. La Cornacchia grigia è una delle due specie di Cornacchia presenti in Italia, insieme alla Cornacchia nera. E’ facilmente distinguibile dagli altri corvidi per la livrea nettamente bicolore: con corpo e schiena grigio chiaro, testa, gola, ali e coda nero. Il becco è robusto e leggermente ricurvo. La sua lunghezza si aggira tra 43 e 48 cm, per un peso di circa 400-450 gr, apertura alare cm. 90-100.
Con la primavera inizia la costruzione del nido ad opera soprattutto della femmina, solitamente nelle zone alte degli alberi, sopra ai rami più robusti. Annualmente  depone 4-5 uova che cova per un periodo di circa 3 settimane. I giovani si involano all’età di 4-5 settimane.  Sono gli ambienti  parzialmente alberati quelli prediletti dalla specie, una scelta che le permette di non spostarsi molto per nidificare. Evita invece le zone forestali troppo fitte.
Può mangiare di tutto, insetti, molluschi, anfibi, piccoli uccelli compreso le loro uova, piccoli mammiferi, senza disdegnare semi, frutta, bacche, ortaggi e qualsiasi resto di origine animale  o rifiuto di origine umana.
L’adattabilità della Cornacchia grigia, e anche la sua complessa organizzazione sociale, derivano da un elevato livello delle sue capacità cognitive; è infatti un uccello estremamente intelligente, dotato di un’ingegnosità fuori dal comune e di un innato istinto esplorativo.
La Gazza comune  è uno degli uccelli più intelligenti. E’ di medie dimensioni, raggiunge 45 cm. di lunghezza, pesa 200-250 gr, con apertura alare di 50-60 cm. È abbastanza inconfondibile. La contraddistinguono soprattutto il  piumaggio scuro, tranne il petto bianco, e la lunga coda. Se osservata da vicino, il nero cangiante del piumaggio ha riflessi metallici verdastri e violacei. Sul terreno cammina e quando è eccitata saltella in modo scomposto.   Preferisce le zone  di pianura, ma si adatta a qualsiasi tipo di ambiente, spingendosi  fino a 400-500 metri di quota. Frequenta i margini di boschi, prati e zone coltivate in ambienti aperti con presenza di alberi, ma anche le città a stretto contatto degli umani, dei quali, pur essendo accorta e guardinga, non dimostra alcuna paura.  La Gazza è un uccello onnivoro ed è considerata una specie opportunista perché in grado di modificare le proprie abitudini alimentari in base alla disponibilità locale e alla stagione: si nutre di frutti, semi e invertebrati come ragni e insetti, di uova e nidiacei, topi e lucertole, ma anche di rifiuti lasciati dall’uomo.
Spesso la si può osservare in coppie o in piccoli gruppi familiari, in cui un individuo segue l’altro. Entrambi i sessi, ad inizio aprile, costruiscono un grande nido su alti  alberi o cespugli spinosi. Vengono deposte, solo una volta per anno, 5-6 uova covate dalla sola femmina per 18-20 giorni.  I piccoli restano nel nido per circa 30 giorni. Il nucleo familiare resta unito fino all’autunno o anche per tutto l’inverno e in questo periodo i genitori continuano ad imbeccare i piccoli. Durante la stagione invernale non migra, ma affronta l’inverno rimanendo nella stessa zona. Come altri corvidi, nasconde cibo per ritrovarlo ed utilizzarlo anche a distanza di tempo ed è attratta da oggetti luccicanti o colorati. Nelle nostre zone la Gazza era considerata specie rara fino a 20/30 anni fa, ora si nota una forte presenza. La Cornacchia grigia e la Gazza sono incolpate, senza prove certe, del declino di alcuni piccoli passeriformi come fringuello, cardellino, verdone, passere d’Italia, passera mattugia ed altri, ma  probabilmente  la causa è anche la modifica dell’habitat.
Walter Ferrari