Lo sport giusto: come sceglierlo?

Fare sport fa bene, lo sanno ormai tutti…

Innanzitutto, già in base all’età vi sono delle differenze: tra i 20 e i 30 anni, non ci sono particolari restrizioni (beata gioventù!); tra i 30 e i 40, in base alla disponibilità di orari, si può scegliere uno sport che permetta un allenamento costante e il mantenimento di una buona massa muscolare; dopo i 40, è necessario non sottoporre il fisico a carichi eccessivi, riscaldando sempre prima le zone interessate dallo sforzo muscolare, per evitare piccoli ma fastidiosi inconvenienti; per gli over 60, sono consigliati esercizi che non sovraccarichino troppo la colonna vertebrale e l’apparato muscolo-scheletrico, magari da eseguirsi in gruppo per affrontare insieme la fatica con un sorriso, a favore di un miglioramento generale, anche psicologico. Per ogni fascia di età, comunque, l’approccio graduale all’attività fisica ha una particolare importanza, ove l’esercizio non sia praticato da parecchio tempo e i muscoli abbiano la necessità di riprendere a lavorare più lentamente. Vi è, poi, la scelta di effettuare uno sport di squadra o da singoli: su questo aspetto, conta molto il carattere: chi ama le sfide si troverà a suo agio nel fronteggiare gli avversari, mentre chi, invece, ama collaborare con i compagni, potrà scegliere uno dei tanti sport di squadra. Naturalmente, quest’ultimo aspetto è valido anche per bambini e ragazzi alle prese con il loro primo sport extra-scolastico: esso costituisce un’ottima occasione per imparare a stare in gruppo e vincere l’ansia e la timidezza, scoprendosi, magari, portati per qualche particolare disciplina. E, per i piccolissimi, uno “sport” dolce dolce da effettuare con mamma o papà è l’acquamotricità, in cui l’acqua accompagna ogni movimento e dona un momento di completo relax al bambino e al genitore. Per tutti, resta da dire che uno stile di vita sano non si vede dalle ore passate in palestra, ma dal modo con cui si affrontano le piccole difficoltà della vita: se si prende tutto “con sport”, la vita è sicuramente più semplice!

Giulia Tosti