Food addiction, un problema serio da cosa dipende?

La dipendenza da cibo ha diversi sintomi, segnali e cause. Vediamo insieme quali sono i cibi più pericolosi?

Recentemente numerosi studi hanno evidenziato l’analogia tra i vari tipi di dipendenze (gioco d’azzardo, sesso, shopping) e la dipendenza da cibo (la cosiddetta food addiction). 

La dipendenza viene definita come l’insieme dei comportamenti anormali eccessivi e ripetitivi; in particolare, nella food addiction questi comportamenti si manifestano con un esagerato consumo di cibo (abbuffate) associato alla perdita di controllo e di tolleranza, alla rinuncia, all’impulsività, alla depressione e all’ansia. La food addiction è una delle cause attribuibili all’obesità in quanto porta alla perdita di controllo, all’incapacità di smettere di mangiare e alla sempre maggiore difficoltà nello scegliere cibi sani; alcuni individui obesi continuano a mangiare cibi non sani anche se si trovano ad affrontare conseguenze negative come diabete e malattie cardiovascolari. In tutti i tipi di dipendenze vengono attivati meccanismi biologici, in particolare dei circuiti neuronali modulati dalla dopamina. 

Nella società moderna stanno aumentando i cibi altamente processati (pizza e torte) o cibi che sono ingegnerizzati con lo scopo di aumentarne il quantitativo di carboidrati raffinati (come zucchero, farina bianca) e/o grasso. I cibi altamente processati, comparati con quelli naturali, inducono un elevato picco glicemico a causa della privazione di componenti come fibre, proteine e acqua, con conseguente aumento della quantità e della velocità di carboidrati raffinati che vengono assorbiti dal nostro organismo. In seguito all’elevato picco glicemico si ha l’attivazione di aree del cervello coinvolte nel meccanismo della dipendenza. Per esempio, confrontando due alimenti zuccherini come il cioccolato al latte e la banana si è visto come il primo, essendo un alimento altamente processato, abbia un carico glicemico elevato rispetto alla banana pur contenendo anch’essa, naturalmente, un buon quantitativo di zuccheri. Questo perché la banana non essendo un alimento processato contiene anche fibre, proteine e acqua che concorrono nel rallentare l’ingresso dello zucchero nel torrente circolatorio. 
Numerosi studi hanno comprovato come molti cibi rinforzati (pizza e hamburgers), cibi processati, cibi dolcificati artificialmente e bevande con poche calorie fossero positivamente associati a comportamenti di dipendenza. La combinazione di zucchero, grasso e sale e/o il livello di “processamento” porta i cibi dei fast food a creare dipendenza.

I risultati dello studio condotto dalla ricercatrice Erica Schulte hanno evidenziato come i primi dieci cibi che creano comportamenti tipici della dipendenza siano: pizza, cioccolato, patatine, biscotti, gelati, patatine fritte, cheeseburger, soda, torta e formaggio. La maggior parte di questi cibi sono altamente processati oppure hanno un carico elevato di grassi e/o carboidrati raffinati; unica differenza la fa il formaggio che non è un alimento processato.

Il consiglio della nutrizionista

  • Scegliere alimenti non industriali, ma “il più naturali possibili”, quindi evitare cibi confezionati e preferire quelli naturali.
  • Evitare i carboidrati raffinati, preferendo alimenti integrali in quanto hanno un buon quantitativo di fibre che riduce i picchi glicemici.
  • Evitare gli zuccheri, quindi ridurre il quantitativo di biscotti, gelati, dolci ecc...
  • Evitare i cibi con elevato quantitativo di grassi come il cioccolato bianco o al latte, preferire invece il cioccolato fondente > del 75%. 

Il prossimo articolo sarà dedicato al Natale in arrivo. Tanti utili consigli per riuscire ad affrontare questa festività carica di cene e pranzi senza vanificare gli sforzi fatti per tutto l’anno.


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Dott. Federica Mascaretti