Guinzaglio obbligatorio per i cani nei luoghi pubblici


La nuova ordinanza cancellerà la ’black list’ di razze pericolose, mirando alla responsabilizzazione dei proprietari, che risponderanno civilmente e penalmente dei danni arrecati dai loro cani, cui dovranno applicare sempre il guinzaglio e di cui dovranno peraltro obbligatoriamente raccogliere gli escrementi.
La nuova ordinanza prevede che nessuno potrà più portare a spasso il proprio cane, dal barboncino al pitbull, in spazi pubblici, senza un guinzaglio della lunghezza massima di un metro e mezzo. Unica eccezione, le aree dedicate agli animali che si possono trovare nei parchi pubblici.
Il proprietario o chi ha in affidamento il cane è responsabile civilmente e penalmente di danni o lesioni che l’animale può arrecare. Sono inoltre previsti percorsi formativi organizzati dalle Asl locali per gli aspiranti proprietari di cani: serviranno per formare il futuro padrone e rilasciare un patentino che diverrà obbligatorio per chi desidera accogliere in casa un cane ’impegnativo’.
I servizi veterinari dovranno infine tenere un registro aggiornato dei soggetti considerati ‘impegnativi’. Stop anche agli escrementi ’distribuiti’ sui marciapiedi delle città: diventa obbligatorio per chiunque conduca il cane raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei per non imbrattare le strade.
Anche i medici veterinari libero professionisti avranno un ruolo in materia di prevenzione: a loro spetterà informare i padroni sulla possibilità o la necessità di conseguire il patentino.
Il veterinario sarà anche colui al quale ci si potrà rivolgere in caso di problemi comportamentali dell’animale, anche se non mancano i dubbi sulla reale possibilità del "medico degli animali" di prendersi questa responsabilità: non tutte le facoltà universitarie prevedono infatti un esame di medicina comportamentale. I veterinari non sono degli educatori, quindi devono essere ’sentinelle’, ma poi è necessario far seguire il cane da personale adeguatamente formato.

Erica Lampognani