L’Educatore consiglia: l’approccio corretto con il cane estraneo

Quando vediamo passare un cane per strada, a volte, ci viene spontaneo correre a salutarlo: ma qual è il modo corretto di avvicinarsi a un cane che non conosciamo?

Sicuramente la prima cosa da fare, prima di fiondarci sul cane, è chiedere a chi lo tiene al guinzaglio se possiamo avvicinarci. Molti cani non amano gli estranei, o ne hanno timore, quindi primo step: chiediamo il permesso. Una volta avuto l’ok, pieghiamoci sulle ginocchia tenendoci il cane di fianco, in questo modo avremo assunto una posizione accogliente e rassicurante che consentirà al cane di capire che non abbiamo alcuna brutta intenzione, ma solo tanta voglia di conoscerlo. Evitiamo inoltre di guardarlo fisso negli occhi; questo consiglio ce lo davano sempre i nostri nonni ed è una grande verità! Anche io sarei infastidita se qualcuno si avvicinasse a me fissandomi!! Un’altra cosa da evitare è quella serie infinita di gridolini e vocine stridule che soprattutto a noi donne vengono così spontanee: pensiamo al povero cagnolino malcapitato sul nostro stesso marciapiede, che non ci conosce e ci vede arrivare, magari anche gesticolando, e viene travolto da uno tzunami di decibel impazziti. Ecco, anche no direi. Risparmiamogli questa esperienza mistica e avviciniamoci coi dovuti modi, aspettiamo che sia lui a mostrare interesse nei nostri confronti e a quel punto: che coccole siano! Ricordiamoci però, come detto nel precedente articolo, di toccare il cane nelle sue zone fredde. Per chi legge questa rubrica per la prima volta, abbiamo spiegato nello scorso articolo che il cane ha zone fredde (pancia, collo, schiena), che possiamo toccare senza creare fastidi al cane, e zone calde (testa, coda, zampe) dove invece potremmo “scottarci”, quindi zone nelle quali, indicativamente, ai cani non fa piacere essere toccati. Cerchiamo inoltre di capire, attraverso la comunicazione del corpo, se questo cane abbia davvero voglia di interagire con noi: possiamo facilmente intuirlo se indietreggia ad ogni nostro passo in avanti nella sua direzione, se assume una postura chiusa, quasi appallottolata, con coda bassa e orecchie rivolte indietro; in questo caso è meglio rinunciare all’interazione, per evitare al cane una situazione che non ha piacere di vivere e a noi un eventuale pinzatina/morsetto che non fa mai piacere ricevere! In conclusione, ricapitoliamo i punti focali dell’approccio corretto verso un cane che non conosciamo: chiediamo il permesso di interagire col cane, non avviciniamoci mai frontali ma lateralmente, ci accucciamo e lasciamo che sia il cane ad avvicinarsi a noi. Stiamo il più fermi possibile senza gesticolare vistosamente ed evitiamo gli urlettini di felicità e poi tocchiamo il cane solo nelle sue zone fredde. Una buona idea sarebbe anche quella di chiedere al proprietario/conduttore quali sono i punti in cui il cane ha più piacere di essere toccato ed agire poi di conseguenza. Questa “piccolezza” vi accrediterà molto anche nei confronti dell’umano oltre che del cane, in quanto mostrerete educazione e rispetto. Infine, nel caso il cane mostri atteggiamenti aggressivi quali saltare addosso, ringhio, abbaio insistente, NON scappiamo a gambe levate magari anche gridando a squarciagola; ricordiamoci comunque che al capo opposto del guinzaglio c’è una persona che (si spera) trattenga il cane e che dovremmo, dunque, essere in sicurezza. Quindi allontaniamoci possibilmente in silenzio senza fare movimenti bruschi; in questo modo non contribuiremo ad agitare ulteriormente il cane e ci eviteremo un eventuale pinzatina. Ricordiamoci che molto spesso i nostri cani si rassegnano all’idea che certe cose proprio non le capiamo, quindi tollerano magari la pacca sulla testa, l’abbraccio stritolante e tutte le nostre cosine che ci piace tanto fargli, solo perché siamo noi, siamo la sua famiglia e ci vogliono bene per come siamo, imperfezioni comprese. Ma un cane estraneo, che non conosciamo, ecco, lui non ha motivo di essere gentile e pacato con noi, se vorrà dirci chiaramente qualcosa lo farà; quindi diventa importante imparare a capire e rispettare, oltre al nostro, tutti i cani.

Rubrica a cura dell’associazione Dog Angels Onlus