Pstol1: il gene che migliora le coltivazioni di riso

E’ stato scoperto da poco un gene che aumenta del 20% la produttività del riso.

Sono stati pubblicati sulla rivista Nature i risultati di una ricerca scientifica che ha portato all’individuazione di un gene, denominato Pstol1, in grado di determinare l’aumento dell’apparato radicale delle piante di riso: in questo modo vi è un maggiore assorbimento di fosforo da parte della stessa pianta, la cui carenza, in alcune zone dove la coltivazione di riso è più in uso, ne limita fortemente la produzione. La ricerca ha una particolare importanza per il nostro Paese, in quanto è stata condotta da un gruppo di ricerca italiano, coordinato dal prof. Martin Kater dell’Università di Milano, con la collaborazione del dott. Dreni e del dott. Pesaresi. «La mancanza di fosforo - spiega Kater - è uno dei fattori che limitano la produzione di riso, soprattutto in condizioni che non consentono l’irrigazione». La scoperta di Pstol1 può costituire una miglioria nella produzione di riso e ha un significato prezioso proprio in quei Paesi che, poveri all’origine, faticano addirittura ad acquistare le quantità di fertilizzante adatte per le loro coltivazioni. Il gene è stato isolato dalla varietà di riso indiano Kasalath e sta coinvolgendo anche gruppi di studio nelle Filippine, in Giappone e in Indonesia: qui, il prezioso minerale è particolarmente carente e la sua assenza compromette la resa della coltivazione di questo cereale, alla base dell’alimentazione delle popolazioni autoctone. La ricerca italiana si fa strada per sostenere “a distanza” i più poveri tra i poveri…

Giulia Tosti