Come comportarsi se troviamo gattini neonati. I consigli dell’esperta volontaria Lucilla Fraccaro

Le gatte di colonia abbandonano i propri piccoli per problemi legati alla sopravvivenza della madre, o perché malata o perché deceduta mentre, in altri casi, l’abbandono è semplicemente il triste risultato della mancata sterilizzazione della gatta di famiglia

Con l’arrivo della bella stagione molte gatte, sia di colonia, sia casalinghe, partoriscono i loro cuccioli e può capitare, più sovente di quello che si crede, di trovare abbandonati gattini neonati. Le gatte di colonia abbandonano i propri piccoli per problemi legati alla sopravvivenza della madre, o perché malata o perché deceduta mentre, in altri casi, l’abbandono è semplicemente il triste risultato della mancata sterilizzazione della gatta di famiglia.  Che cosa fare se troviamo queste piccole creature? Ho chiesto consiglio a un’esperta, l’amica Lucilla Fraccaro di Tribiano, che opera sul territorio per il salvataggio e l’adozione di gatti e volontaria dell’Associazione Resque di Cani. Questi sono i suoi suggerimenti su cosa serve se troviamo un cucciolo di gattino neonato.
  • Innanzitutto fare una perlustrazione dei dintorni per verificare se non ci siano altri fratellini e magari anche mamma gatta che abbiano bisogno di essere recuperati.
  • La cosa più importante, prima ancora di nutrirli, è scaldarli. Infatti, la maggior parte delle volte sono ipotermici e rischiano di morire più per il freddo che per la fame.
  • Utilizzare una boule dell’acqua calda o accenderne una di quelle elettriche, avvolgerla in un telo, porla sul fondo di una scatola di cartone con bordi alti e con il fondo largo il doppio della boule, in maniera che il piccolo possa spostarsi dal calore in una zona più fresca se si sente caldo abbastanza. Una copertina di pile morbida sul fondo della scatola manterrà il calore attorno al gattino. Collocare la scatola in una stanza tranquilla.
  • •ìDopo che la temperatura corporea è risalita, possiamo iniziare a nutrirlo. Ma attenzione, se è rimasto senza nutrimento per parecchie ore, rischia anche l’ipoglicemia: una puntina di miele (toccare con un mignolo il miele e spalmarlo nella bocca del piccolo) può salvargli la vita.
  • Non utilizzare latte di mucca ma acquistare il latte in polvere apposito per gattini reperibile in ogni grande negozio di cibo per animali. (Solo in caso non si trovasse nulla ricorrere al latte di capra intero). Seguire le istruzioni per la preparazione del latte in polvere riportate sulla confezione e usare un biberon con tettarella più piccola possibile. Non utilizzare siringhe. Si rischia di introdurre un’eccessiva quantità di latte nella bocca del micino che finirebbe nelle vie respiratorie causando la polmonite. La temperatura del latte deve essere appena superiore alla nostra temperatura corporea, versando qualche goccia sul nostro polso, dobbiamo percepirlo moderatamente caldo.
  • Importante: non somministrare il latte tenendo il gattino a pancia in su ma posizionandolo con le quattro zampine appoggiate ad un piano orizzontale inclinando il musino verso l’alto. All’inizio il gattino potrebbe avere difficoltà ad accettare un latte diverso da quello di mamma gatta e quindi non mangiare molto, ma non scoraggiatevi e insistete.
  • Quanto latte dare ?  Il gattino vi farà capire quando è sazio perché sposterà la bocca e rifiuterà di ingerire altro.
  • Dopo ogni poppata tenere il micino in una mano a pancia in su e con un batuffolo di ovatta bagnato in acqua tiepida strofinare delicatamente le parti basse per stimolare pipì e feci.
  • Ogni quanto dare la poppata? Dipende…Se il gattino mangia bene e in abbondanza  dormirà beatamente a volte anche per quattro-cinque ore, quindi contrariamente a quanto si dice, spesso non é necessario allattare ogni due ore e passare le notti in bianco.
  • Con un pettinino a denti fitti passato nel pelo si potranno asportare eventuali parassiti.
Non è impresa da poco, occorre molta dedizione e pazienza e, in ogni caso far visitare al più presto il gattino a un veterinario per valutare se sussistono complicanze respiratorie da trattare con farmaci. Per un ulteriore supporto da persone esperte in allattamento gattini ci si può iscrivere al gruppo Facebook “balie e orfani & mamme in attesa pet”. Una vera miniera di consigli per qualsiasi problematica. Quindi…buon allattamento !!! Ogni gattino che deciderete di allattare voi, sarà un micino in meno per le volontarie già piene di emergenze in questa stagione e avrete salvato una tenera vita.

Graziella Baruffi
https://www.dogangels.it/

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