La filaria: l'importanza della prevenzione

Ogni padrone vorrebbe che il suo cane fosse sempre in salute, felice e attivo. Eppure, nell’arco della vita del nostro amico a quattro zampe, non è raro che possa insorgere qualche patologia o qualche disturbo, più o meno grave, e in tal caso sta a noi occuparci al meglio della sua salute, curarlo e assisterlo. Per esempio fra un po’ arriverà l’estate e con questa le zanzare che non disturbano solo noi ma anche i nostri amici, e proprio a loro possono causare seri problemi.

La zanzara con la puntura al cane o al gatto trasmette larve microscopiche che causano una malattia parassitaria detta filariosi. I parassiti inoculati dal morso raggiungono il cuore e i vasi, e qui si sviluppano. Nel cane la filariosi va considerata una patologia cardiaca cronica. I sintomi compaiono anche molto tempo dopo l’infestazione, quando l’organismo reagisce contro i parassiti e il cuore, sottoposto allo sforzo cronico necessario a spingere il sangue verso le arterie polmonari ostruite dalle filarie, inizia a manifestare sintomi di insufficienza più o meno gravi. Il cane appare stanco, tossisce, è affannato anche dopo modesti sforzi e, con il passare del tempo, diviene sempre più inappetente e depresso. In seguito il danno cardiocircolatorio si aggrava e la malattia si ripercuote negativamente su tutto l’organismo provocando difficoltà respiratorie, accumulo di liquido a livello addominale e problemi neurologici. Se la filariosi cardiopolmonare non viene riconosciuta e curata, può portare alla morte perché purtroppo, quando il cane ha contratto la malattia le cure sono complesse e possono lasciare sintomi cardiologici. La situazione è ancora più grave nel caso dei gatti perché, ancora oggi, non è disponibile una terapia. Il sintomi più comuni in un gatto che ha contratto la filaria sono: dispnea, tosse, o segni aspecifici quali vomito, anoressia, perdita di peso e letargia e purtroppo la morte, a volte anche improvvisa. Vediamo quali fattori sono comparsi recentemente e come hanno cambiato i rischi di trasmissione di queste malattie ai nostri pet. La popolazione dei vettori (zanzare) è aumentata numericamente con il rialzo delle temperature, ma soprattutto è cambiata nella sua composizione: la zanzara tigre, attiva nelle ore diurne, è diventata oggi, assieme alla tradizionale zanzara, attiva nelle ore serali e notturne, il vettore principale delle filariosi. Quindi il rischio di trasmissione avviene in tutte le ore della giornata e non solo, il cane che non è sottoposto ad alcuna prevenzione verso le filariosi è un serbatoio per la diffusione perché le zanzare prelevano con il morso le microfilarie e le trasmettono ad altri cani, propagando la malattia e mantenendo sempre elevato il rischio d’infestazione per cani e gatti. Risulta quindi evidente come la migliore soluzione per contrastare questa grave patologia sia la prevenzione a partire dal mese di marzo o aprile a seconda della regione di appartenenza. Parlatene quindi con il vostro veterinario che vi suggerirà la soluzione migliore per proteggere il vostro cane o il vostro gatto.

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